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CINGOLI MALORE FATALE IN SUPERSTRADA, LA TESTIMONIANZA DI EMILY: «IMMAGINI FORTI, INDESCRIVIBILI»

La ragazza cingolana, di 20 anni, pur rischiando è stata una delle prime a soccorrere Paolo Angeletti, colpito dal malore fatale in superstrada

CINGOLI, 20 giugno 2019Il coraggio di una giovane volontaria della Croce Rossa di Cingoli non è bastato a salvare la vita di Paolo Angeletti, originario di Cingoli ma da una decina di anni residente a Moie di Maiolati Spontini.

Emily Amico, 20 anni a luglio, infatti, è stata una delle prime a soccorrere l’uomo, deceduto a causa di un malore fatale nel mezzo della superstrada Ss76 all’altezza dello svincolo di Monte Roberto (clicca qui per leggere l’articolo).

La ragazza, residente con la famiglia a Cingoli, è volontaria dell’Associazione da più di un anno e sta effettuando il Servizio Civile Nazionale presso il Comitato della Cri di Cingoli. Sui social, ha raccontato la sua esperienza nella notte di martedì scorso, 18 giugno.

«Erano le 22.30 circa – ha raccontato – ed ero in macchina con una mia amica lungo la superstrada Ss76. Abbiamo notato la macchina ferma sulla corsia di sorpasso e siamo passate lentamente per vedere cosa fosse successo».

Le due ragazze hanno subito intuito la gravità della situazione: «Ci siamo fermate – continua Emily – nella corsia d’emergenza e siamo scese dalla nostra auto. Ci siamo avvicinate e abbiamo notato subito che qualcosa non andava. Il conducente non ci rispondeva».

All’arrivo dei Carabinieri di Castelplanio, Emily non si è persa d’animo: «Insieme ai militari – ha spiegato – ho iniziato a praticare il massaggio cardiaco per ben 12/13 minuti, alternandomi con loro fino all’arrivo del 118. Il tempo sembrava non passare mai». Con l’arrivo dei soccorsi, si è cercato in tutti i modi di rianimare il 45enne, purtroppo senza esito.

«Sono state due ore lunghe e interminabili – dichiara la ragazza – le immagini forti che ho visto non si riescono a descrivere a parole. Ho cercato di salvare la vita di una persona, rischiando sulla mia propria pelle. Ringrazio la Croce Rossa di Cingoli per avermi dato la giusta formazione per poter intervenire in situazioni come queste».

Il coraggio e la buona volontà di Emily sono sicuramente da apprezzare e da portare a modello per tutti.

Giacomo Grasselli
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