Attualità
CINGOLI Nel centro storico nascono i “Luoghi della veduta e della quiete”
14 Agosto 2020
I quattro punti di interesse paesaggistico sono l’angolo della Portella, il Balcone, il prato dell’Osservatorio e il giardino di via Leoni
CINGOLI, 14 agosto 2020 – È appena nato un nuovo progetto turistico-culturale per valorizzare i punti di interesse paesaggistico del centro storico.
“I luoghi della veduta e della quiete” sono, infatti, un percorso tra gli scorci più suggestivi della città “Balcone delle Marche”.
L’intento dell’Amministrazione
L’obiettivo dell’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Vittori, è la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico e paesaggistico-ambientale di Cingoli.
Si è preso inspirazione dal detto “Sosta viandante in cerca di bellezza, Cingoli qual ospite t’accoglie” tratto dal testo di un viaggiatore del secolo scorso, per ideare il percorso tra alcuni luoghi del centro cittadino.
I quattro punti di interesse sono via Balcone delle Marche, il giardino di via Leoni, il prato dell’ex osservatorio della vecchia Porta Capranica e l’angolo della panchina adiacente l’Arco della Portella (nella foto in primo piano con il Sindaco Vittori).
“Luoghi della veduta” riprende e riecheggia il nome con cui erano nell’Ottocento indicate le mura di levante, chiamate appunto “Mura della veduta”.
Nell’ambito del progetto sono stati sistemati i quattro punti di interesse: al fine di renderli appetibili e attraenti per i visitatori è stata installata un’apposita segnaletica dedicata all’identificazione del percorso, con pannelli che illustrano la descrizione del singolo luogo, i suoi pregi architettonici e paesaggistici.
«Con questa iniziativa – spiega il sindaco Michele Vittori – abbiamo pensato a un gesto di attrazione per il turista, nonché di attenzione per tutti i cingolani che passeggiano nella nostra città».
Alla ricerca della particolarità
Nel giardino di via Leoni, inoltre, su una delle pareti del muro, è stata ripristinata una lapide con l’incisione del sonetto “A Cingoli” del poeta Anastasio Angelucci, su interessamento del professor Argilio Angelucci.
Sempre con l’intento di valorizzazione del centro cittadino sono state esposte lungo Corso Garibaldi, sulle vetrine di locali inutilizzati, gigantografie del Balcone delle Marche e del territorio cingolano.
Giacomo Grasselli
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