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Cingoli - Apiro

CINGOLI Quasi 1.500 opere nelle aste di dicembre da Picenum

Domani 5 dicembre ci saranno i capolavori di Warhol, Guttuso, Koons, Bansky e dello jesino Orfeo Tamburi

CINGOLI, 4 dicembre 2021 – Picenum chiude il 2021 con due aste di altissimo livello a Cingoli per domani e il 19 dicembre.

Presso la casa d’aste di Piazza di Vittorio Emanuele II, infatti, il banditore Diego Paride Della Valle proporrà ben 1.400 opere di artisti internazionali con una delle più importanti selezioni nella storia dell’azienda dei fratelli Juri e Iwan Fortunato: saranno presenti quadri di artisti storicizzati e nuovi, anche per quanto riguarda il settore grafica.

Entrambe le aste saranno aperte al pubblico. Per quanto riguarda quella di domani 5 dicembre alle 10.30, l’opera più importante tra le 400 proposte è “Flowers” di Andy Warhol: si tratta di un pezzo raro in Italia ed è uno dei lavori iconici del linguaggio pop dell’artista, stimato circa 150 mila euro e proveniente dalla collezione del maestro dell’arte povera Jannis Kounellis.

Il banditore Diego Paride Della Valle

Nel catalogo dell’asta ci sono anche alcune opere della pop art romana, nello specifico due tele fine anni ‘70 e inizio ‘80 di Mario Schifano (stimate tra i 15 e 40 mila euro), due opere degli anni ‘80 di Mimmo Germanà, quindi quadri di Giosetta Fioroni, Tano Festa e altri artisti di quel periodo

«Al lotto numero 1 – spiega Iwan Fortunato – abbiamo voluto inserire un capolavoro di Achille Perilli dal titolo “Dans la langue” del 1988: è un omaggio all’artista scomparso poche settimane fa, grande protagonista dell’arte contemporanea del Novecento fondatore del gruppo Forma 1, composto, tra gli altri, da Giulio Turcato, Piero Dorazio e Carla Accardi». 

Picenum, inoltre, per la prima volta propone anche i due artisti viventi più influenti a livello mondiale, Jeff Koons e Banksy

«Il primo – spiega Fotunato – è un artista americano famoso per le sue installazioni e sculture di giocattoli che sembrano palloncini ma sono realizzate con materiali pesanti: l’artista è in mostra anche a Firenze, a Palazzo Strozzi. Di Koons abbiamo in asta una scultura “Balloon dog” a tiratura imitata. Banksy, invece, è uno street artist inglese anonimo, noto sicuramente anche ai non addetti ai lavori per l’opera che nel 2018 è stata aggiudicata alla Sotheby’s London per oltre un milione di sterline. Durante l’asta, l’opera si è parzialmente autodistrutta, con un meccanismo nascosto all’interno della cornice, venendone fuori a striscioline come i resti di un foglio passato in un trita-carte: quello che ne è rimasto tritato pochi giorni fa è stato rivenduto per 18 milioni di sterline». 

L’opera di Bansky proposta nell’asta di Cingoli è molto particolare

«Si intitola “Free art!!!” – illustra uno dei due titolari di Picenum – ed è un multiplo a tiratura limitata, che proviene dal parco Dismaland di Somerset, nel Regno Unito: li ci fu nel 2015 un evento artistico di Banksy aperto al pubblico per un mese, nel quale chi lo visitò, tra le varie installazioni, ebbe l’opportunità di trovare e portare a casa gratis opere d’arte nascoste tra gli alberi e le siepi». 

Nell’asta, inoltre, ci sarà anche un’opera del celebre Renato Guttuso, del 1949, dal titolo “Cernia”, con stima media di 35.000 euro. Spazio, infine, anche agli artisti del territorio: in catalogo, infatti, troviamo l’olio su tela “Ritratto di Donna” dello jesino Orfeo Tamburi (1939) e lavori inediti del periodo concettuale degli anni Settanta del Novecento del maceratese Sirio Bellucci. Una delle sue opere, “Window open”, fu in copertina nella rivista Flash Art del 1975.

Per quanto riguarda, invece, l’asta del 19 dicembre il catalogo è in via di definizione sarà reso noto nei prossimi giorni da Picenum e sarà composto da ben 1.000 opere.

Giacomo Grasselli

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