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CINGOLI Saltamartini: «Ospedale in sede disagiata, pretendiamo l’attuazione»

Cingoli ospedale diritto

Il vice sindaco Saltamartini commenta il riconoscimento dell’ospedale di Cingoli al pari di Amandola e Pergola

CINGOLI, 5 febbraio 2020 – L’ospedale di Cingoli (forse) riconosciuto in sede disagiata: ieri sera è stato approvato il Piano Socio Sanitario. Era ora. E quando le popolazioni difendono i loro diritti insieme agli Amministratori i risultati ci sono.

Ma non è finita. Forse non è finita. Dobbiamo adesso pretendere l’attuazione. Prima delle elezioni regionali.

Prima delle inaugurazioni e della propaganda del PD che riconosce un diritto in ritardo. E i diritti si chiamano così perché non sono un’elargizione del potere politico. Se Cingoli avrà gli stessi diritti di Amandola e Pergola, le nostre lotte potranno avere una composizione. In caso contrario, dovremo nuovamente mobilitarci.

La nostra Comunità ha diritto ad avere un ospedale in sede disagiata come Amandola e Pergola. Quella che segue è la normativa di settore, e la disciplina dei servizi e dei reparti che dobbiamo veder riconosciuti. Le valutazioni saranno fatte all’esito della pubblicazione del Piano socio sanitario 2019-2021 approvato ieri dal Consiglio regionale.

Tali strutture devono essere integrate nella rete ospedaliera di area disagiata e devono essere dotate
indicativamente di:
– un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri;
– una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina (obiettivo massimo di 70% di occupazione dei posti letto per avere disponibilità dei casi imprevisti) per i casi che non possono essere dimessi in giornata; la copertura in pronta disponibilità, per il restante orario, da parte dell’equipe chirurgica garantisce un supporto specifico in casi risolvibili in loco;
– un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all’Emergenza-Urgenza, inquadrato nella disciplina specifica così come prevista dal D.M. 30.01.98 (Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza) e, da un punto di vista organizzativo, integrata alla struttura complessa del DEA di riferimento che garantisce il servizio e l’aggiornamento relativo.

E’ organizzata in particolare la possibilità di eseguire indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete al centro hub o spoke più vicino, indagini laboratoristiche in pronto soccorso.

E’ predisposto un protocollo che disciplini i trasporti secondari dall’Ospedale di zona particolarmente disagiata al centro spoke o hub. E’ prevista la presenza di una emoteca. Il personale deve essere assicurato a rotazione dall’ospedale hub o spoke più vicino.” (Decreto Ministeriale 70)

Valutiamo bene i fatti, le promesse e le affermazioni rese in questi mesi dagli esponenti del PD, per riscontrare se sono vere o solo elucubrazioni elettorali.

Filippo Saltamartini, Vice Sindaco di Cingoli

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