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CINGOLI TAGLIO POSTI LETTO, IL SINDACO: «PRONTE AZIONI LEGALI»

Michele Vittori diffida Ceriscioli: «Ripristinate immediatamente i 30 posti letto del Dpa e i 10 delle cure intermedie». Il consigliere di minoranza Consalvi (Pd) ha incontrato i vertici della sanità regionale

CINGOLI, 4 ottobre 2019Arrivano le prime reazioni politiche dopo il mancato ripristino dei posti letto all’ospedale di Cingoli. Il Sindaco, Michele Vittori, ha inviato una lettera al Presidente della Regione, Luca Ceriscioli, mentre il gruppo “Uniti per Cingoli” del consigliere comunale di minoranza Raffaele Consalvi ha incontrato i vertici della sanità regionale.

Il sindaco Michele Vittori

Il primo cittadino, nella sua missiva, chiede delucidazioni sulla funzionalità della struttura ospedaliera di Cingoli.

«Alle Assemblee di Area Vasta a Senigallia e a Fabriano – si legge nella nota – avevamo contestato la previsione del dimezzamento delle prestazioni ospedaliere. Ci hanno assicurato che il primo ottobre i servizi sarebbero stati ripristinati. Il 25 settembre, inoltre, abbiamo chiesto tramite Pec gli atti relativi al piano del personale. Non abbiamo ricevuto risposta, né per mail né per telefono.»

Vittori è assolutamente contrariato. «Tale comportamento – continua la nota – può integrare gli estremi del rifiuto di atti di ufficio. I provvedimenti con cui sono stati amputati ben 20 posti letto dell’ospedale di Cingoli costituiscono un’ipotesi di eccesso di potere per straripamento, violazione e falsa applicazione di legge».

Nella lettera, si chiede con diffida di ripristinare immediatamente i 30 posti del reparto Dpa ed i 10 delle Cure Intermedie. «In caso di omissione – minaccia il Sindaco – i comportamenti di cui sopra saranno denunciati alla competente Autorità Giudiziaria.»

Da sinistra: Raffaele Consalvi, Luca Ceriscioli, Angelo Sciapichetti, Fabrizio Panzavuota, Micucci

Si è mosso anche il capogruppo di “Uniti per Cingoli”, il consigliere comunale di minoranza Raffaele Consalvi. Ieri, 3 ottobre, ha incontrato ad Ancona il presidente Ceriscioli, l’assessore regionale alla sanità Angelo Sciapichetti, il vice capogruppo Pd in Regione, Francesco Micucci, e il direttore dell’Area Vasta 2, Giovanni Guidi.

«Abbiamo portato sul tavolo – ha spiegato Consalvi in un comunicato stampa – una proposta complessiva da declinare in tre fasi: il ritorno alla normalità dei reparti e dei servizi, una richiesta di modifica al piano sanitario e un nuovo assetto gestionale e organizzativo che possa dare stabilità e futuro alla sanità cingolana. Il Presidente Ceriscioli e gli altri esponenti della Regione hanno ribadito al dott. Guidi di mettere in atto i provvedimenti conseguenti nell’arco di venti giorni. Se questa iniziativa politica troverà uno sbocco (come ci auspichiamo) nelle prossime settimane avvieremo iniziative tra i cittadini di informazione e condivisione.»

Consalvi è comunque critico nei confronti della dirigenza Asur e dell’amministrazione comunale cingolana. «L’accorpamento dei reparti e non solo – si legge nel comunicato – per consentire di varare il piano ferie portato avanti in modo unilaterale dalla dirigenza Asur insieme all’Area Vasta 2 non ci convinceva allora ne tantomeno oggi visto che i reparti non sono stati ancora stati sdoppiati. E’ grave che semplici funzionari molto spesso eludono decisioni prese e si nascondono molto spesso dietro la burocrazia imperante. In questo scenario sicuramente non brilla nemmeno il Comune, timido e ondivago. E’ giunto il momento di giocare a carte scoperte e ognuno deve fare la sua parte, forze politiche, Comune, Area Vasta, Regione. Ci sono ancora troppi soggetti che cercano di sguazzare nella palude o nel pantano fino alle elezioni regionali del prossimo anno per poter continuare a dire che non funziona nulla, ma guardandosi bene ad approvare o condividere posizioni nuove e coraggiose. Noi cercheremo di togliere l’acqua dalla palude e far venir fuori le contraddizioni di ognuno».

Giacomo Grasselli

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