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CINGOLI “Veduta di Cingoli”, il dono alla città di Pierluigi Goro

Residente ad Aprilia ma nato sul Balcone, ha consegnato al Sindaco un acrilico su tela raffigurante il centro storico

CINGOLI, 8 agosto 2020 Cingoli riceve il dipinto della sua veduta realizzato da un cingolano residente ad Aprilia.

Giovedì 6 agosto, infatti, Pierluigi Goro ha consegnato al sindaco Vittori e alla città l’acrilico su tela “Veduta di Cingoli”, in una consegna pubblica presso l’Hortus della Biblioteca.

Chi è Pierluigi Goro

È nato a Cingoli nel 1950 e ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza nel “Balcone delle Marche”.Nel 1969, a 19 anni, si è trasferito per motivi di lavoro ad Aprilia, in provincia di Latina.

«Sono legato visceralmente a Cingoli – spiega l’autore – perchè ho lasciato qui il mio cuore. Ho vissuto la mia infanzia e la mia adolescenza in mezzo ai vicoli, ai viali, al verde, al convento dei Frati Cappuccini. Quando mi sono trasferito ad Aprila, ogni qual volta avevo un weekend libero prendevo la mia Fiat 500 e me ne tornavo sul Balcone, a respirare quell’aria che mi mancava. Ancora adesso ho nostalgia di Cingoli, anche se sono 51 anni che vivo nel Lazio non mi sono abituato, pure se posso dirmi soddisfatto di aver creato una bella famiglia, con due figlie e due nipoti».

La passione per l’arte

Nonostante il suo lavoro come direttore di un supermercato, Pierluigi è stato da sempre innamorato del mondo dell’arte.

«Fin da bambino – spiega Goro – ho avuto la passione di dipingere. Ho frequentato l’Istituto d’arte, ma poi mi sono concentrato sul settore di grafica pubblicitaria. Non ho mai potuto sviluppare la passione per la pittura per via del mio lavoro, ero impegnatissimo e non avevo tempo nemmeno di sbadigliare. Nel 2010, però, sono andato in pensione e sono ritornato a scuola di pittura per imparare nuove tecniche. Da qui nasce il mio dipinto».

La tela “Veduta di Cingoli”

“Veduta di Cingoli” (2020, acrilico su tela, 50×70 cm)

“Veduta di Cingoli” (2020) è un acrilico su tela dalle dimensioni 50 x 70 cm. Rappresenta il centro storico della città. Pierluigi Goro ha preso spunto da una cartolina ritrovata in un cassetto con tutti i ricordi del suo borgo natale.

«L’avevo comprata – racconta – tanto tempo fa, per tenerla in casa e guardarla ogni tanto. Prima della pandemia mi è ricapitata in mano e così ho cominciato a disegnare il dipinto. Nel mezzo del lockdown mia figlia mi ha ricomprato i colori, perché li avevo lasciati a scuola e non ho potuto riprenderli. In senso buono, ci voleva il Covid per farmi completare questo quadro».

La preparazione dell’opera è stato un momento molto emozionante per Pierluigi.

«Mentre dipingevo la tela – spiega – ricordavo il Corso, le mie scorribande giovanili quando giocavamo a “guardie e ladri”, gli elementi architettonici, i palazzi nobiliari del centro storico. Dipingendo le piante dei viali, risentivo l’odore dei pini e dei castagni selvatici lì attorno. Mi sono detto che tanta bellezza non la potevo tenere io, è giusto che lo regalassi al Comune al quale sono legato, sperando di fare cosa gradita».

La consegna al Sindaco e alla città

L’Amministrazione comunale ha accolto con grande entusiasmo il dono. Il lockdown causato dalla pandemia ha solo ritardato di qualche mese la consegna ufficiale, che si è svolta giovedì scorso, 6 agosto, in occasione dell’ultimo appuntamento della rassegna estiva teatrale “Hortus all’aperto”.

Erano presenti il sindaco di Cingoli, Michele Vittori, e la consigliera comunale Sabina Barontini, la quale ha partecipato fattivamente con Pierluigi per organizzare la consegna della tela. 

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Da sinistra il sindaco Vittori, Pierluigi Goro e la consigliera comunale Sabina Barontini

Goro è stato accompagnato dal presidente del Consiglio comunale di Aprila, Pasquale De Maio, il quale ha consegnato una litografia di San Michele al sindaco Vittori per rinsaldare il gemellaggio tra le due città, stretto nel 2004.

«Sono contenta – aggiunge la consigliera Barontini – per la donazione e sono grata a Goro e a De Maio a nome dell’Amministrazione comunale. In tal senso, ho suggerito al Sindaco di istituire una giornata dedicata al “Cingolano che vive lontano, sia in Italia che all’estero».

La folta platea presente nell’Hortus ha dedicato un lungo applauso all’autore, apprezzando il lavoro del concittadino.

«Un domani – conclude Pierluigi – i miei figli e i miei nipoti potranno tornare a Cingoli e ammirare la tela, in un posto visibile a tutti i cingolani. Magari loro potranno dire: “Questo l’ha dipinto mio padre/mio nonno” ».

La tela sarà collocata all’interno del Palazzo Municipale, in un punto accessibile a tutti i cittadini.  Un’opera che rimarrà per sempre nella storia di Cingoli grazie al suo “figliol prodigo” Pierluigi Goro.

Giacomo Grasselli

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