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COLDIRETTI Fattorie didattiche: via alle attività all’aperto per bambini

Sono luoghi ideali per la socialità dei più piccoli dopo mesi di ristrettezze: possibilità di muoversi, giocare e imparare il rispetto del cibo e dell’ambiente

ANCONA, 28 maggio 2021 – Con l’approssimarsi dell’estate e la fine dell’anno scolastico, Coldiretti dice alla riapertura in sicurezza e all’aperto di fattorie didattiche e centri estivi per bambini, le aule verdi di aziende che si occupano di agricoltura sociale.

Le Marche sono la quarta regione d’Italia per numero di fattorie didattiche, 214, tra cui 74 gli agriturismi, a fronte dei 10 del 2011, che, secondo i dati della Rete Rurale Nazionale, hanno ampliato la loro offerta. A questi si aggiungono una dozzina di agriasilo e agrinido.

Tutti luoghi con grandi spazi all’aria aperta e tanta natura dove i bambini possono vivere in tutta sicurezza esperienze formative di educazione ambientale e alimentare, conoscere la campagna e i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni, la possibilità di produrre in modo sostenibile e fare esperienze dirette come seminare, raccogliere frutti, conoscere piante e animali

Gli agricoltori si stanno già attrezzando per dare una risposta alle famiglie. Un’agricoltura sociale che vede le Marche pioniere del settore, avendo attuato una legge che ha poi fornito spunti alla successiva normativa nazionale.

Educazione alimentare protagonista anche dell’incontro tra i vertici regionali di Coldiretti Marche e Donne Impresa Marche con il direttore dell’Ufficio scolastico regionale e i dirigenti scolastici del territorio nel corso del quale si è illustrato il progetto educativo al via dal prossimo anno scolastico

«Le fattorie didattiche – spiegano da Coldiretti Marche – sono il luogo ideale per fare rivivere la socialità ai più piccoli dopo tanti mesi di ristrettezze nei movimenti e nelle possibilità di gioco. In campagna hanno la possibilità di muoversi e vivere in contatto con l’ambiente, imparare a rispettarlo e capire da dove arriva il cibo che trovano nelle loro case».

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