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COLDIRETTI L’agricoltura del domani, summit regionale

Al Teatro della Fortuna per parlare di un settore giovane e biologico: presenti anche il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore Mirco Carloni

FANO, 6 ottobre 2021 – Un’agricoltura più giovane, più sostenibile e sempre più protagonista del futuro economico delle Marche come in Italia: sono i temi trattati al Teatro della Fortuna, dove Coldiretti ha organizzato ieri il suo summit regionale alla presenza del presidente nazionale Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo. 

Sul palco anche il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore all’agricoltura Mirco Carloni, con la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni e il presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, Tommaso Di Sante.

Teatro della Fortuna

In platea tanti agricoltori marchigiani protagonisti di un settore che a livello nazionale è sempre più appetibile per le nuove generazioni, che si propone come soluzione ambientale e sostenibile per frenare i cambiamenti climatici e lanciare la sfida globale contro l’agricoltura sintetica sposata dalle grandi multinazionali dell’high tech alla quale contrapporre cibi sani, biologici, il meglio della grande tradizione agroalimentare italiana.

Temi che si legano con il ricambio generazionale, «una delle questioni principali delle quali ci stiamo occupando come organizzazione – ha detto la presidente Gardoni – perché siamo convinti che sono i giovani che continueranno a costruire. Già oggi lo fanno con maggiore preparazione e consapevolezza rispetto al passato. Nei fatti l’agricoltura oggi è l’unico settore che riesce a dare crescita professionale ed è per questo che è necessario un accesso più agevolato a quelle che sono le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea ma non solo per poterli aiutare nell’avvio o nel subentro e su questo abbiamo lavorato con la Regione».

Maria Letizia Gardoni

In una regione che cerca di superare gli individualismi territoriali e si presenta unita, come sottolineato negli interventi sia del governatore Acquaroli che dall’assessore Carloni e come messo in evidenza dal progetto del Distretto unico del biologico marchigiano, «un percorso che non è stato semplice ma che ci vede molto soddisfatti del risultato», ha aggiunto la Gardoni.

Il summit è stato utile anche per salutare il nuovo bando di insediamento giovani del Psr, recentemente varato dalla Regione Marche sposando le richieste di Coldiretti di maggior semplificazione.

«L’Italia in generale –  ha commentato il presidente Prandini – deve avere la capacità di semplificare tutti gli aspetti di carattere burocratico che purtroppo tengono ingessati i territori e non creano le condizioni di una vera ripartenza. Dobbiamo semplificare le norme e dare concretezza alle risorse che paradossalmente non vengono spese». 

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