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Coldiretti «Le aziende potranno entrare nel Distretto dello Zucchero Italiano»

Un progetto che cresce quello della barbabietola e che si presenta alla nuova campagna con l’obiettivo di arrivare a 1.700 ettari

il direttore regionale alberto frau

Ancona – «Le Marche da esperimento diventano a tutti gli effetti una regione del Distretto dello zucchero italiano».

Sono le parole di Claudio Gallerani, presidente di Coprob che ora apre alle aziende agricole marchigiane la possibilità di entrare nella cooperativa, unica realtà italiana che con il marchio Italia Zuccheri sta commercializzando zucchero 100% italiano attraverso contratti di filiera.

🔴 Leggi anche : Coldiretti Vola la produzione di zucchero, vinta una scommessa

È un progetto che cresce quello della barbabietola da zucchero tornata nelle Marche nel 2019 e che si presenta alla nuova campagna con l’obiettivo di arrivare a 1.700 ettari di superficie coltivata come spiegato all’Hotel Moretti di Montelupone nel corso del convegno organizzato da Coldiretti Marche per fare il punto con gli agricoltori.

La situazione?

Intanto la siccità record del 2022 ha inciso a livello nazionale con un 35% in meno di produzione rispetto all’anno precedente che aveva superato le 207mila tonnellate.

Un anno davvero critico se si considerano anche i rincari energetici innescati dal dopo Covid e inaspriti dal conflitto russo ucraino e l’aumento del costo dei trasporti ma che ha visto comunque una crescita delle Marche, che hanno raggiunto i 1.371 ettari.

La provincia più importante è quella di Macerata con 904 ettari davanti ad Ancona (325). Seguono Pesaro Urbino (98), Fermo (34) e Ascoli (11). Per la stagione bieticola 2023 si punta a 1.700 ettari.

Coprob ha fatto sapere che sono già oltre 1.500 quelli “prenotati”. Di questi, ben 220 ettari saranno coltivati in biologico mentre per gli altri si punta a una certificazione Sqnpi per la produzione integrata.

«Coldiretti fin da subito ha sposato questa progettualità e ne siamo fieri – ha detto Alberto Frau, direttore di Coldiretti Marche – dopo tanti anni di assenza qui nelle Marche mancavano le infrastrutture e abbiamo ovviato grazie a un contributo regionale. Ora dobbiamo iniziare a camminare con le nostre gambe. Lo zucchero italiano vola grazie anche una nuova consapevolezza dei consumatori».

Secondo Gallerani «lo zucchero 100% Made in Italy è valorizzato bene, c’è una grande richiesta ed è per questo che vogliamo consolidarci. Oggi vogliamo aprire un percorso nuovo con le Marche».

Che per il futuro prevede sempre di più l’impiego della robotica, degli accordi di filiera per il riutilizzo degli scarti di lavorazione in ottica di economia circolare, di affiancamento nella digitalizzazione.

«Abbiamo vinto una scommessa e oggi i bieticoltori potranno usufruire di grandi vantaggi», ha concluso Frau.

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