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Come si misura il valore dei gioielli vintage? 

Sebbene, negli ultimi anni, il vintage sia ritornato di moda, esistono dei capi di abbigliamento, dei mobili e suppellettili, dei gioielli e delle stoviglie che nessuno avrebbe più il coraggio di usare

Tramandati di generazione in generazione, conservati nei cassetti e mai indossati, ricevuti in regalo, vecchi o rotti, tutti possiedono in casa dei gioielli antichi di qualsiasi fattura, e spesso nemmeno di valore.

Un errore da non commettere, infatti, è quello di credere di avere tra le mani un gioiello prezioso per poi scoprire che, in realtà, vale poco o nulla.

Ecco perché, prima di decidere le sorti di quei preziosi, è bene far valutare i gioielli vintage per conoscere il valore reale e magari scegliere di venderli presso un compro oro e guadagnare qualcosa, piuttosto che lasciarli invecchiare sempre di più in un cassetto.

Gioielli vintage: valutazione e compravendita

gioielli vintage, seppure spesso siano molto belli e fanno gola a collezionisti e antiquari, non rientrano più nel giro di mercato delle gioiellerie. Sono gioielli facilmente riconoscibili per via di simili caratteristiche, fra cui la realizzazione in oro giallo a maglie pesanti, carichi di pietre preziose colorate, perle e coralli (spesso anche finti) e molto appariscenti.

Il lustro che hanno avuto nei tempi passati, però, ha fatto il suo tempo, e oggi quei gioielli sono passati di moda e nessuna gioielleria vuole venderli o compro oro acquistarli. La valutazione dei gioielli vintage, pertanto, è fondamentale per capire come muoversi: la strada più indicata per riuscire a venderli e far valutare la quantità di oro da fondere.

Il consiglio è quello di far dire l’ultima parola ad un compro oro professionale e competente, come orolive.it con sede a Roma, poiché il rischio è quello di ricevere una svalutazione del proprio gioiello e non ricavare il giusto denaro che corrisponderebbe a quella vendita.

Gioielli vintage: si possono rivendere?

Un vero professionista del settore ha il dovere di informare il cliente che si presenta con dei gioielli vintage in merito alla possibilità di intraprendere due scelte: fondere un gioiello vintage o rivendere un gioiello vintage. La scelta ricade sull’una o sull’altra opzione in base ad alcuni fattori, tra cui:

  • la richiesta di mercato dei gioielli;
  • la rivendibilità dei gioielli.

In primis, bisogna considerare il fatto che la maggior parte dei gioielli vintage che si possiedono in casa non sono rivendibili perché ormai fuori moda e fuori dalle richieste di mercato, dunque la loro unica sorte è la fusione.

Solo una piccolissima percentuale di gioielli antichi, invece, può interessare il rivenditore di oro usato. Fra questi, spiccano gli anelli, ossia la tipologia di gioielli più venduti, soprattutto gli anelli con pietre preziose, che non escono mai dal mercato.

La valutazione dei gioielli vintage con diamanti si misura senza smontare la pietra preziosa, in modo da non alterare né rovinare l’aspetto del gioiello – anche perché il cliente potrebbe decidere di non venderlo più perché il prezzo non lo convince – ma si prendono le misure del diamante e si valuta la caratura. Nella seconda fase, verranno verificate le proporzioni, la purezza e la fluorescenza del diamante.

Anche i gioielli vintage di platino sono molto allettanti per i compro oro, perché oggi questo metallo non viene molto utilizzato dagli orafi per via della sua difficoltà di lavorazione, ma ha ancora molto valore e viene moltoapprezzato.

Se poi, a queste caratteristiche, si aggiunge anche una firma importante, la valutazione cresce. I gioielli vintagefirmati godono di un valore aggiunto per le gioiellerie, una specie di garanzia, dunque sono facilmente rivendibili nonostante l’età.

Per questo motivo, un rivenditore di oro usato competente acquisterà di certo i gioielli vintage firmati e li valuterà tenendo conto del valore di mercato di un gioiello firmato. Un negoziante poco esperto o molto approssimativo, invece, rischia di calcolare solo il valore dell’oro, del peso, delle pietre preziose, senza tenere conto della valutazione della firma che ha prodotto quel gioiello.

Gioielli vintage: quando fondere l’oro usato?

Alcune tipologie di gioielli vintage, invece, non avranno altra scelta se non quella della fusione, perché è impossibile rivenderli. Fra questi rientrano i gioielli in oro giallo, gli orologi con quadrante piccolino molto in voga negli anni ‘40-’50, i gioielli carichi di pietre colorate prive di valore, anelli con coralli, spille varie. Queste ultime, in particolare, non hanno più valore nel commercio della gioielleria vintage, anche se sono valorizzate da pietre preziose, poiché nessuno le indossa ormai. Potrebbero interessare al massimo un antiquario vintage o un collezionista, oppure potrebbero essere fuse da un compro oro.

Una volta individuato quello più affidabile, è possibile ricevere gratuitamente la valutazione dell’oro usato dei gioielli antichi, conoscerne il valore, la caratura e la quotazione di mercato in tempo reale, secondo quanto stabilito non dal gioielliere ma dalla Borsa di Londra.

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