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CONFRONTO Arca e Legambiente: dialogo in corso per una nuova agricoltura

Sviluppo e cambiamento ormai divenuti imprescindibili anche a livello sociale per la tutela del suolo, dell’ambiente, della salute e la valorizzazione del ruolo dell’agricoltore quale gestore e garante della sostenibilità

Nei giorni scorsi si è tenuto un tavolo di confronto, su una nuova agricoltura, tra Arca Srl Benefit (www.arca.bio) e Legambiente (www.legambiente.it). 

Presenti, durante la call conference, tutti gli agronomi Arca e alcuni rappresentanti di Legambiente locale, regionale e nazionale che si sono collegati da Milano, Grosseto, Jesi e Macerata.

Un tavolo che è stato tecnico e concreto, non soltanto ideali e intendimenti, come testimonia la partecipazione del responsabile nazionale per l’agricoltura di Legambiente, Angelo Gentili e la responsabile tecnico scientifica di Legambiente Marche, Mariangela Lucchetti, di Valentina Piselli e Simone Tiberi preposti alla parte tecnico agronomica e di ricerca per Arca.

A fare gli onori di casa, la presidente Francesca Paolini e Leonello Negozi dello storico Circolo Legambiente Azzaruolo di Jesi. Graditissima ospite Lucia Culicchi, tra l’altro appassionata curatrice di Festambiente, il Festival di ecologia e solidarietà di Legambiente, che si svolge a Grosseto, alle porte del Parco Naturale della Maremma, nel mese di agosto, sin dal 1989.

Primo intervento a cura di Bruno Garbini, il quale ha presentato il Progetto Arca, promosso insieme a Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni, che mira a una nuova visione dell’agricoltura, in particolare la produzione dei cibi, che tuteli il suolo, l’ambiente, la salute, la valorizzazione del ruolo dell’agricoltore quale gestore e garante della sostenibilità e il consumatore finale che con le sue scelte può determinare il cambiamento.

Poi, la necessità di dare alla produzione biologica, punto di partenza per lo sviluppo dell’agricoltura bio rigenerativa promossa da Arca, un upgrading che consideri anche il mercato e i nuovi strumenti per generare valore in ricaduta su tutta la filiera non solo produttiva, con l’agricoltore in testa, ma anche sul territorio.

Temi ripresi da Angelo Gentili che in un competente e accorato intervento ha auspicato lo sblocco al Senato riguardo la legge sul biologico che, ha ricordato, rappresenta un’eccellenza del nostro Paese. Un auspicio ben riposto, a quanto pare, visto che il Parlamento ha approvato in questi giorni in via definitiva la norma sull’agricoltura biologica con l’obiettivo di regolare e tutelare un settore che già oggi vale 7,5 miliardi di euro. Per il settore agricolo italiano, ma anche per la tutela ambientale del territorio, è un momento di svolta.

Angelo Gentili ha illustrato la visione di Legambiente per un’agricoltura sostenibile e moderna parlando, in perfetta comunità di intendimenti con Arca Srl Benefit, di ripristino della fertilità dei suoli e minima lavorazione degli stessi, della tutela e gestione delle risorse idriche, del carbon farming, di agricoltura di precisione, di agrovoltaico. In generale della necessità di promuovere un’agricoltura che si basi su ricerca, sperimentazione e innovazione e che si rivolga ai giovani, la scommessa per il futuro per garantire il presidio del territorio anziché un graduale abbandono.

Infine, la chiosa dell’incontro affidata al responsabile di Legambiente per le Marche, Marco Ciarulli, che ha suggellato la comunità di intenti e di mission tra Arca e l’istituzione che qui presiede.

Su tutto, come evidenziato dagli interventi, la necessità di fare rete e di generare comunità che si confrontino e divulghino questi temi, senza vincoli mentali o preclusioni, e che possano davvero determinare uno sviluppo e un cambiamento della nostra agricoltura ormai divenuto imprescindibile anche a livello sociale.

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