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Fabriano

CORONAVIRUS Fiom: «Tutelare la salute e difendere il lavoro per fermare il contagio»

ANCONA, 13 marzo 2020 – Tutelare la salute e difendere il lavoro per fermare il contagio. Questo il monito della Fiom che osserva con preoccupazione la situazione legata al dilagare del virus covid-19. Per questo motivo la Fiom chiede interventi straordinari generalizzati per tutta la società.

Una presa di posizione scaturita da una serie di criticità legate al rispetto delle norme imposte a contrasto della diffusione del coronavirus.

«La considerazione che il Governo ha dimostrato nei confronti delle lavoratrici e lavoratori dipendenti del privato non restituisce la dignità a chi da sempre porta avanti il paese. Ancora una volta vengono scaricate sulle persone le responsabilità che spetterebbero a chi governa ma evidentemente non ha la reale percezione di come si vive dentro le fabbriche e nei posti di lavoro in generale, con il rischio che si trasformino in ulteriori focolai».

La FIOM delle Marche ritiene inaccettabile questo paradigma dove, anche in una situazione di emergenza sanitaria, resta al centro il profitto a discapito della salute di tutti.

«Individuare gli strumenti per permettere alle produzioni di fermarsi e alle persone di rimanere a casa, così come da disposizioni del Governo – incalzano dal sindacato dei metalmeccanici – che comunque valgono solo per alcuni per ripartire quando ci saranno le condizioni: ammortizzatori sociali, strumenti di sostegno al reddito e alle imprese per far fronte ai disagi che si dovranno affrontare».

«Con la massima disponibilità a contrattare anche tutti gli strumenti che sono contemplati nel CCNL, e a modificare eventuali fermate previste durante l’anno in quanto l’emergenza è adesso, la FIOM Marche si vede costretta a chiamare, anche in questa occasione, le lavoratrici ed i lavoratori metalmeccanici delle Marche alla mobilitazione proclamando un pacchetto di almeno 8 ore di sciopero da articolare in base alle esigenze delle singole realtà, dando comunque copertura anche nelle aziende non sindacalizzate».

«Imprese e Governo hanno – concludono – un debito nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti, adesso è il momento di restituirne una piccola parte mettendo davanti al profitto la loro salute e restituendo il gettito fiscale che da sempre versano, con cui si finanzia la scuola e la sanità pubblica: se l’Italia riuscirà a superare questa crisi senza precedenti, sarà grazie allo sforzo di tutti gli operatori che operano negli ospedali e dei dipendenti privati che da sempre finanziano il Paese Il Governo, le Imprese tutelino la nostra salute e quella delle nostre famiglie».

(redazione)

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