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CORONAVIRUS Tar accoglie istanza del Governo: ordinanza sospesa

Domani dovrebbero regolarmente riprendere le lezioni nelle scuole e nelle università ma si attende ora la “mossa” della Regione Marche

ANCONA, 27 febbraio 2020 – La decisione è arrivata a metà di questo pomeriggio: il Tribunale Amministrativo delle Marche si è pronunciato accogliendo il ricorso inoltrato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che sospende l’ordinanza coronavirus nr.1 del 25 febbraio 2020, della Regione Marche, e di conseguenza tutti i relativi effetti, recante «misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19».

Camera di Consiglio convocata per mercoledì prossimo, 4 marzo, con all’oggetto la discussione del merito.

Stando così le cose, tra l’altro, domani dovrebbero riaprire le scuole di ogni ordine e grado e le università che ieri avevano visto la sospensione delle lezioni. Si attende, comunque, la mossa della Regione Marche.

Il Tar ha considerato, tra l’altro, come «la legittimità del provvedimento amministrativo deve essere valutata, in sede giurisdizionale, alla stregua della situazione di fatto e di diritto sussistente al momento della emissione, risultando irrilevanti le sopravvenienze…» e come «dall’ordinanza si rileva che non sussistevano, a quel momento, casi accertati di contagio nelle Marche, evidenziando quale presupposto “la prossimità del territorio marchigiano con la regione Emilia Romagna in cui sono stati rilevati casi confermati di contagio da Covid-19“. I casi, infatti, di tamponi positivi nel Pesarese, furono registrati nelle ore successive.

Non solo ma anche che «l’eventuale differente trattamento riservato dal Governo – in condizioni asseritamente eguali a quelle della Regione Marche – alla Regione Liguria, sul quale si sofferma lo scritto difensivo regionale (senza che tale circostanza risulti però evocata dal provvedimento impugnato) ha valenza politica ma non giuridica e non può comunque ex se giustificare l’esercizio del potere».

(p.n.)

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