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Cronaca

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

gioia1CICCIA A SBLUSO FOREVER

7 giugno 2015. Domenica assolata. Asfalto rovente, città deserta, faccio la spesa. Pomodori, biscotti, caffè, spinaci. Poi torno a casa. Zig zag sulle curve, ciclisti qua e là, persiane serrate. Le chiavi di casa. La borsa che cade. Il rossetto squagliato. Cellulare con rossetto, fazzoletti con rossetto, portafogli col rossetto. Una bella risata.
Dai, tra un po’ vado al mare. Scarico la posta elettronica. Sono leggera, sono indifesa, metto la password e ZAAAC. Eccolo lì. Messaggio targato ore 11.46 da tale “Forma perfetta” con oggetto “Fatti provare pronta alla prova costume”. Tutto, di botto, cambia. La pace svanisce. La mia vocina interna già bofonchia una decina di sonori vaffanculo. Temeraria come un samurai giapponese, mi addentro nel testo del messaggio:

gioimor! Il grasso superfluo o i rotoli di cellulite stanno sabotando le tue vacanze al mare? Non lasciare che la prova costume diventi un incubo!
Dimagrisci in fretta quanto vuoi tu e in pochissimo tempo! Quanti KG vuoi perdere per il tuo outfit estivo?

Adesso, sforzandomi di essere il più mite possibile: ma chi è che me manda ‘sti messaggi del cazzo? Ma proprio A ME dovete rompere i coglioni la domenica mattina?

Allora, carissimo Sig. Forma perfetta, sei sicuro di non essere cornuto? Controlla bene il cellulare di tua moglie, perché secondo me, mentre tu ti prepari alla prova costume, lei ha già vinto la prova infedeltà col trippone che parcheggia sotto casa tua. Ma porcaccia boia, pure tramite posta elettronica dovete farmi venire i complessi? come non bastasse la vagonata di pubblicità con cui mi bombardano in televisione ogni giorno!
L’altra sera ero lì, sugo rosso delle polpette fatte in casa da una parte, filone di pane fresco croccante dall’altra, sul punto di far scomparire la fetta nella teglia fumante per immolarla sull’altare sacro della scarpetta, quando dallo schermo alla mie spalle sento tuonare: “La cellulite è una malattia…”. Cioè, immaginatevi la scena: il pane intriso di sugo (non pane affettato ma strappato con le mani alla contadina e tuffato di testa due o tre volte nell’unto) – dicevo – il pane croccante intriso di sugo è esattamente a due millimetri dalla mia bocca aperta pronta al morso, che il bastardo, con la solennità di un annunciatore ultraterreno dell’apocalisse, ammonisce: “La cellulite è una malattiaaa…” . La A finale di malattia si prolunga per alcuni secondi, resta sospesa nell’aria della cucina con un’eco di piombo e io rimango bloccata come una beota in questo sacrilego presente glicemico …E adesso che faccio? deglutisco velocemente il pane del peccato e scaglio la teglia sullo schermo del televisore a mo’ di schiava ribelle o lascio cadere la fetta nel tegame e vado di là a fustigarmi con un gigantesco gambo di sedano?
Aho, neanche il commissario all’esame di maturità era stronzo come il tipo della Somatoline… tutta st’ansia poi perché? Perché dobbiamo farci trovare in forma PERFETTA con le mutande addosso. Cos’è, c’è una specie di concorso sul bagnasciuga allo scoccare dell’estate, ti mettono in fila davanti alla risacca e poi ti danno i voti con le palette? E chi non la supera, ‘sta prova costume, che fa? viene condannato a lavare cassette di insalata dietetica per l’eternità?
Che poi, parliamoci chiaro, se esiste, la vera prova costume non è quella al mare a luglio, ma quella che scatta molto prima nel camerino di Calzedonia quando, verso metà maggio, pelle diafana color mozzarella, ti provi un bel costumino nuovo, esattamente quello che sulla scatola che ti porge la commessa mette in risalto l’abbronzatura e le curve di una figa da paura. Camerino quindici centimetri per quindici. Luce al neon sopra la testa. Specchio deformante delle mie brame di fronte. Infilo il triangolino di stoffa colorata, punto lo sguardo verso il vetro e…Aah! Chi è quella?? Signore, ti prego, fa’ che gli alieni invadano la Terra ORA e mi portino il più lontano possibile dal culo che sto vedendo nello specchio!
Dice, che problema c’è, magna de meno. Tipo a pranzo, massimo 60 grammi di pasta. Eeh?? Ma per sessanta grammi manco la apro la confezione della pasta! Dice “Ah, se vuoi dimagrire, niente carboidrati, niente zuccheri, togli tutti i grassi, olio, burro, latte, formaggio, poca carne rossa, abolisci il sale, no i legumi che gonfiano, niente alcolici, bevande gassate, succhi di frutta, zero gelati e dolci per i prossimi dieci anni, pesce solo bollito o arrosto, no tonno, no molluschi, verdura mai lessata, no al caffè, a cena un frutto, a merenda un frutto, a colazione un frutto….”. L’acqua la posso bere? “Naturale, non frizzante”. Bene, ammoriammazzato ce vai a piedi o te pago el taxi?
Non so voi, ma io sogno di svegliarmi in un mondo nuovo, in cui le fardelle possano srotolarsi libere sulla battigia e le maniglie dell’amore ci stringano tutti in un unico afflato universale. W l’estate. Amen.

Imagine there’s no oven (Immagina che non esista il forno)
It’s easy if you try (È facile se ci provi)
No diet rope around us (Nessun cappio della dieta attorno a noi)
Above us only sky (In alto solo il cielo)
Imagine all the people (Immagina che tutta la gente)
Living fat today (Viva grassa oggi)
You may say I’m a dreamer (Tu potresti dirmi che sono un sognatore)
But I’m not the only one (Ma non sono l’unico)
I hope someday you will join us (Spero che un giorno sarai dei nostri)
Exceeding flesh will be as one (E la ciccia a sbluso ci unisca tutti)

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