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Ricette per il sorriso

COTTO & MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

LA ISLA BOLLITA

Esistono donne provviste congenitamente di fighitudine imperitura. Che non è solo bellezza, è quello stato di purezza, grazia, sex appeal, carisma, eleganza, fascino che ti accompagna finché campi, qualunque età tu abbia. Un nome su tutte? Virna Lisi. Una donna dallo splendore abbagliante, che abbiamo ammirato estasiati fino alla fine. Questo per far capire che la fighitudine maxima è un dono divino talmente raro che non si compra né si vende: o ce l’hai oppure t’attacchi. Io, tanto per dire, non ce l’ho. Vi faccio qualche esempio. Sono dotate di fighitudine eccelsa quelle che si alzano la mattina e sembrano appena uscite dal parrucchiere. Io scendo dal letto e sembro Cugino It con le madonne di traverso. Sono dotate di fighitudine imperitura quelle che si mettono una gonnetta sbrindellata e una camicia sdrusa dai colori improbabili e sembrano saltate fuori dall’ultima pubblicità di Dolce e Gabbana. Tant’è che, come ne vedi una così, chiedi prontamente: “Ma dove le hai comprate ‘ste robe? Stai benissimo!”. E lei: “Queste?? Capirai…al mercato: cinque euro”. Minchia che nervoso che mi sale su. Io mi metto la giacca del tailleur del negozio e sembro la zia in menopausa di Mara Venier. In sostanza le fighe fotoniche sono quelle che, qualunque cosa facciano, sono sempre in ordine, sempre piene di energia, sempre super fashion. Non usano creme né vanno dall’estetista eppure hanno una pelle di porcellana. Sono nel pieno del ciclo mestruale e fanno arrampicata libera. Hanno appena partorito e pesano 45 chili col bambino in braccio incluso. Sono quelle alte un metro e ottanta con le Converse, quelle acqua e sapone ma perfette anche senza trucco, quelle che si fanno il cipollotto disordinato in testa e sono gnocche da paura. Io, se esco col cipollotto disordinato in testa, sembro un incrocio tra nonna Papera e la madre di Psycho e allora sì che faccio paura. Che poi a un certo punto la butti a ridere, perché non è che puoi passare tutta la vita a rosicare: “Suvvia, sono già bella dentro, mica posso strafare pure col fuori!”. Ma in realtà c’hai le palle che ti girano a turbina. Quindi io Madonna un po’ la capisco. Madonna, sì, la cantante. Voglio dire, se girano i coglioni a me perché devo farmi largo in un mondo di giovani bonazze patinate, pensa come deve sentirsi lei, che una volta era la Material Girl più desiderata al mondo e oggi va botulinamente per i 60. Non ce la fa proprio a rassegnarsi all’idea che il tempo passa e la carne sfrolla, allora reagisce nel modo peggiore: esagera. L’avete vista al Met-Gala di New York? Tutta bardata di nero con la corona d’oro in testa…ma per piacere. Che fossi stata amica sua e l’avessi beccata mentre usciva di casa agghindata così, io gliel’avrei detto papale: “Ah Luì (diminutivo di Luisa Veronica)…MA NDO CAZZO VAI??”. Voglio dire, ti sei bombata Jean Penn, Prince, Warren Beatty, Lenny Kravitz, Antonio Banderas, Kevin Costner e un centinaio tra cestisti, ballerini, guardie del corpo, registi e fotomodelli. Dopo tutta ‘sta fatica, chiudi la saracinesca, ritirati serenamente in pensione e chi s’è visto, s’è visto. Altrimenti, se ti conci come l’erede di Moira Orfei, una che si ricorda com’eri negli anni ’90, poi non può che esclamare: “Madonna…come s’è ridotta!”. Perché, d’accordo che quando vuoi fa’ la pista e non c’hai più il maiale è dura, però, per il bene tuo e di tutti noi fans…dattela ‘na regolata, Ciccò! Te lo chiediamo come una preghiera. Like a prayer, insomma.

Gioia Morici

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