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Jesi

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

FRONTE DEL PORCO

A me ultimamente me fa sangue certa gente che veramente c’è da stacce molto all’erta. Il pensiero suino me coglie d’improvviso la sera, quando so’ stanca e le difese passano da immunodeficienti a deficienti e basta: sono lì, a quattro de spade sul divano che scrivo distrattamente al cellulare, quando qualcosa dallo schermo attira la mia attenzione. Alzo la testa e c’è ‘sto ciambellone che parla. Ma invece di seguire cosa dice, vengo rapita da una vibrazione della voce, un’intenzione nello sguardo, un sopracciglio che si inarca. Insomma, me basta l’aria del dipanatore e l’ormone dai piani bassi prontamente domanda: Serve niente? E più il ciambellone ha un aspetto dimesso, ordinario, “familiare”, più la tuba de Falloppio me suona la fanfara. Che poi c’ho ragionato su: per me, là sotto, l’inconscio baffino lo sa benissimo che chi troppo vuole, nulla spinge. Voglio dire: se punto a Brad Pitt, a meno che non lo incontro ‘mbriàgo duro, è praticamente impossibile che me la chiede. Quindi le fantasie erotiche me se struttura già in partenza con proporzioni modeste, “realizzabili”, perché almeno nell’immaginazione, almeno lì, cazzarola, voglio intona’ la Madama Sbatterfly. Ecco allora che, di fronte al maschio televisivo co’ la panza, la pelle marinata e l’occhio maturo di chi la gigiona non la vede più come ragione esistenziale, il mio sistema ormonale se butta a precipizio sulla carbonella per ardere de lasciva passione. Certo fa strano rendersi conto che prima non volevo manco il principe de Galles e ora del Galles “nze butta via niè”, ma, aho, questo è quanto e piàmo su. Sulla scia della moda del momento, quindi, ora farò coming out e confesserò i nomi e i cognomi dei vip che me spettinano l’estrogeno, mostrando chiaramente il marcio che c’è in me. Occhio: è roba molto forte. Oddio, se pensiamo che la maggior parte degli uomini si farebbe pure un comodino dell’Ikea, una speranza ancora ce l’ho. Certo, se ‘sto popò de carestia persiste, tra un paio d’anni con me ha da sta’ attenta pure Iva Zanicchi.

Siòre e siòri, ecco i bedolli sfranti con cui vorrei fare l’albero de Natale:

Alberto Angela. A me ‘sto maritozzo tutto casa e chiesa, per effetto uguale e contrario, me scatena le peggio perversioni sadiche. A questo lo legherei come ‘na lonza al soffitto e lo interrogherei come a scuola: “Dimme i sette re di Roma, tutti i faraoni egizi, le capitali europee, con chi confina il Molise e quanti giri fa ‘na boccia”…e a ogni tentennamento…ZAAAC…‘na frustata sulle chiappe.

Bruno Barbieri. Questo fa tutto il precisino, ma sotto-sotto è ‘n gran puzzò. Je snocciolerei doppi sensi culinari in dialetto come non ce fosse un domani: “È ‘na fava che non se còce…leva el fume a le cresce…chi maneggia ‘l mèle se licca i didi…leva gradìgola mette padella…weh, el brodo è pègora” e via andare tra acrobazie erotiche sul tavolì de la cucina mentre lu’ fa la sperna pe’ le tajatelle.

Luca Sardella. So’ indecisa se lasciallo vestito e cavaje solo el beriòlo pe’ vede’ que diàolo c’è sotto oppure se spojallo tutto nudo e lassaje solo la scoppoletta sulla zocca. Una cosa è certa: dopo la soddisfazione dei sensi, approfitterei di lui come domestico tutto-fare: je farei sistema’ le cocce del terrazzo, je farei sbianca’ i lenzòli e, se avanza tempo, je farei da’ pure ‘na lucidatina al forno con gli infallibili metodi della nonna. Aho, ma cel sai quanto te chiede ‘na donna all’ora solo pe’ stiratte du’ camicie??

Enzo Paolo Turchi. Indelebile nelle nostre retine la scena di lui che piagne come un vitello all’Isola dei Famosi perché gli fanno male le emorroidi e vuole tornare a casa. Ecco, a Caschetto d’Oro lo coccolerei teneramente riempendolo di carezze e dolci rassicurazioni come fosse un bambino: “No, Pallì, la bua non c’è più, sta’ tranquillo…”…e poi giù tuca-tuca, mazurca, polca, saltarello e fox-trot.

Eric Forrester. Beh, “Penna Bianca” con l’età ha dato parecchio giù. Del resto so’ 30 anni che Beautiful va in onda, che vòi pretende? Ebbene, a lui lo sedurrei, oltre che per provare il brivido del vècio, per far luce sulla trama de ‘sta soap ndo non se capisce più chi s’è ingroppato a chi. La prima domanda che gli farei è questa: “Ma il fiòlo de Brooke, già moglie di tuo figlio Ridge, nonché tua consorte a più riprese, sarebbe tuo figlio o tuo nipote??”. Per me non cel sa manco lu’.

Renato Brunetta. A lui lo odio. Oltre che starmi sui coglioni, mi fa proprio schifo, quindi non lo toccherei manco co’ ‘na canna ‘guzza. Però lo terrei sullo sfondo come nota horror, come tremito malefico, per fargli fare il danzatore macabro che, ondeggiando paurosamente, si avvicina e guarda. Vi ricordate il nano di Twin Peaks?? Ecco, così. Perché se supero Brunetta de notte tra le tende, non m’ammazza più nie’ e posso cammina’ a piedi nudi sul porco per il resto della vita, certa che…CHI LA DÀ, LO ASPETTI.

Note di Laura Palmer a sfumare. Sipario. Sirene dell’ambulanza.

(Gioia Morici)

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