Segui QdM Notizie

Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

9/12/2018

Già è difficile inventarsi cretinate nelle domeniche “normali”. Scrivere buffonerie oggi, in mezzo agli aggiornamenti funebri di una tragedia così vicina, è davvero impossibile. Non mi viene proprio, oltre al fatto che suonerebbe stonato, indelicato e irrispettoso. Poi, si sa, già domani il mondo tornerà a girare come al solito, tra un commento ai risultati della partita e un selfie davanti all’albero di Natale. Perché in qualche modo tutto scorre, in un verso che va solo in avanti e porta ogni cosa con sé, bella o brutta, a dispetto di quello che ci succede. E allora verrebbe da chiedersi: ma che senso ha? Specie quando il dolore è troppo forte: che senso ha? Ecco, io davvero non lo so se ci sia un senso per noi quaggiù. Ma forse la vita è proprio questo: un’incontenibile assenza di senso, di limiti, di controllo, dove non c’è un reale orizzonte, ma un infinito respiro di luce in cui tutto è possibile, dove la libertà è spinta al massimo e ogni attimo è un miracolo straordinario. Nessuno ci appartiene veramente, prima o poi torniamo a fluire nella corrente da dove siamo arrivati e spegnersi, in fondo, è una specie di risveglio dove la smettiamo di essere individui separati dall’universo e ci ricordiamo, finalmente, di essere l’universo.

“La nostra vita non è dietro a noi, né avanti, né adesso, è dentro” (Jacques Prévert).

Gioia Morici

[email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

News