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Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

A TE E FAMIGLIA

Ragazzi, state pronti, tra poco scatteranno gli auguri di Natale a raffica. Quella smitragliata di puttanate ciclopiche che, per la gioia degli operatori telefonici, non è possibile evitare. Avete presente, no? Messaggi con filastrocche da quattro soldi e video di renne danzanti mongospastiche che farebbero cagare persino un bambino dell’asilo. BABBO BIANCO COI SUOI AMICHETTI PARTE IN VOLO TRA MILLE BACETTI PER PORTARTI CON GIOIA ASTRALE I MIEI AUGURI DI BUON NATALE. Ma sparati. Io ti odio con tutta me stessa. CON QUESTI VERSI TI DONO UN FIORE CHE CON LE FESTE BRILLA D’AMORE E SE GUARDI NEL CAMINETTO TI MANDO GIÙ UN BELL’ANGIOLETTO. Rimanesse incastrato nella canna fumaria. Ma chi te l’ha chiesto? Giuro, io ci provo ad essere buona, poi arrivano ‘ste minchiate galattiche e mi dite come faccio a non impugnare un kalashnikov? E questo è niente. Vogliamo parlare dei messaggini zen lunghi otto chilometri? NON POSSO CAMBIARE LA DIREZIONE DEL VENTO, MA POSSO SISTEMARE LE VELE IN MODO CHE LA PACE UNIVERSALE TI AVVOLGA NEL SUO MANTELLO DI LUCE E L’ALTRUSIMO DEL NATALE RESTI PER SEMPRE COME UNA CAREZZA SULL’ANIMA. Sì, l’anima de li mortacci tua. Ma avvolgitici tu nel mantello e speriamo che ci rimani soffocato. Il bello è che questi figli di Osho manco si firmano. Venticinque righe di fanta-boiate che per arrivare ci impiegano un secolo, un popò di roba che il cellullare non smette di fischiare per mezzora, e poi non c’è la firma! Che tu quel numero, sulla scia dell’indifferenza, chissà quanto tempo fa l’hai cancellato e gli vorresti solo rispondere: “MA CHI CAZZO SEI?!”. Invece ti tocca pure trattenerti. E per uno che non dice il nome, c’è il genio che si firma solo “Giovanni”. Ma Giovanni chi?? Se l’ultima volta ci siamo visti nel 1981, vuoi darmi qualche indizio in più? Almeno ti chiamassi “Ildebrando”. Voglio dire, con un nome così, magari mi ricorderei chi sei. Ma conosco 87mila Giovanni, mi dici come ti identifico? Poi vabbè, in molti casi c’è anche chi si firma per intero ma non hai la minima idea di chi si tratti: “Lucia e Cosimo Rossetti”. Ah bof. Sti grandissimi cazzi. Scandagli nella memoria ma niente, il vuoto cosmico, magari si saranno sbagliati. Purtroppo invece il tuo numero non lo sbagliano mai quei fenomeni che ogni anno, cascasse il mondo, ti inviano le stesse battute idiote il giorno dell’Epifania. AMICA MIA, HO BISOGNO DI UN FAVORE: MI POTRESTI MANDARE UNA TUA FOTO, NESSUNO CREDE CHE IO CONOSCA LA BEFANA. Intanto complimenti per l’originalità, sono solo 150 anni che ricevo la stessa fregnaccia che non fa ridere manco i polli. Ma oltre tutto tu, che fai tanto lo spiritoso, ti sei visto? Ti pare forse di assomigliare a George Clooney?? I peggiori però rimangono quelli che non li senti mai, neanche se ti seppellisce un cataclisma, ma il 25 dicembre col copia e incolla ti mandano il loro segnale di vita con quello stile glaciale che manco un verbale dei carabinieri: UN CORTESE PENSIERO DI SERENE FESTE E OSSEQUIOSE CORDIALITÀ. Ecco, invece di questa urticante ipocrisia, non sarebbe meglio una sana volgarata? Tipo: BUON NATALE UN CAZZO E, PURE NEL 2019, VATTENE AFFANCULO. Allora sì che risponderesti: ANCHE A TE E FAMIGLIA. Ma di cuore però!

Gioia Morici

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