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Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

VIOLA CON ALI

Signore e signorine all’ascolto, c’è una grande novità nel campo degli assorbenti femminili. Sapete che gli ideatori di questo prodotto sono dei geni instancabili che ne inventano sempre una nuova: con le ali, con l’elica, con i remi, con le pinne. Ecco, per non farci mancare nulla, questi giovani Einstein hanno lanciato sul mercato un nuovo assorbente che unisce cotone a asciutto. Addirittura nella pubblicità viene annunciato con la musica di un matrimonio, perché finalmente sotto la passera “asciutto e cotone sono uniti per la pelle”. Il tutto con tanto di pioggia di bambagia. Dite la verità, non vedevate l’ora, eh? Eravate lì a casa, la sera, che vi tormentavate perché avevate caldo là sotto e vi serviva giusto qualcosina per tenerla bella fresca. A questo punto, data la creatività, mi sento di poter avanzare delle richieste: vorrei un assorbente col lato estivo e uno invernale, come il materasso, così in base alle stagioni lo posso girare ma senza sbatterlo col battipanni sul terrazzo. Se poi vado in montagna, mi piacerebbe averne uno in goretex così non passano gli spifferi. Ah, se si potesse inventarne uno contro l’effetto ruvido della lametta sarebbe fantastico. Hai presente quando ti depili e la pelle ti gratticchia un po’? Ecco, servirebbe qualcosa con ventola incorporata per effetto “brezza di primavera”. Certo, con tutte queste nuove tipologie in commercio, poi sarebbe complicato mandare tuo marito a comprarti i Lines. Già fa fatica quando gli dici solo “viola con ali”. Avete mai visto un maschio al supermercato di fronte al reparto assorbenti? Non ci capisce un cazzo, porello. Sta lì imbambolato manco dovesse risolvere il mistero della Sfinge. Fa finta di niente ma in realtà ha il cervello in tilt: “Sarà questo violetto chiaro o quello lilla scuro? Il day confort per il giorno o l’indaco ultra per la notte?”. I matematici che hanno decifrato i messaggi segreti nazisti hanno faticato di meno. Comunque, sempre in ambito assorbenti e pubblicità, il massimo lo raggiungono quelli della Tena Lady. In ogni réclame c’è ‘sta vecchia felice come una Pasqua di pisciarsi addosso. Adesso la fanno lanciare da un albero con la corda tipo Tarzan. Del resto è la degna discendente di quella che faceva la ruota nei giorni del ciclo e di quell’altra che si buttava col paracadute. Ve la ricordate? Tutta contenta perché sfidava la morte con quelle solette di sughero che erano i Nuvenia Pocket. Esiste solo uno spot più deficiente di quelli degli assorbenti ed è quello del budino Cameo. “Le mucche fanno muu ma una fa mummù”. Ogni volta che lo sento, penso alla madre del pubblicitario che l’ha ideato. Magari s’è fatta un culo così per fargli prendere uno straccio di laurea in lettere e questo, nel punto più alto dell’ispirazione poetica, se ne esce con: “Mummù super cremoso e vai, macchie golose tutto occhei!”. Pora disgraziata.

Gioia Morici

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