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Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

ORA LEGALE O MAI PIÙ

Voi siete avanti? No, dico, vi sentite avanti? Come vi sentite? Legali, cioè tutti proiettati verso la luce del domani, decisi, determinati, sicuri…oppure solari? Sì, insomma, seguite placidi il ritmo della natura, quel che è stato-è stato, quel che sarà-sarà e bella lì? Io non mi sento né legale né solare, né avanti né indietro. Dice: e allora come ti senti? Dico: non mi sento. Dice: Non è possibile. Dico: No no, è possibilissimo. Lancette ferme da qualche parte nel paese del non-so, a metà tra “potrebbe essere” e “ma anche no”, tra “se fosse stato” e “non sarà mai”. Cioè? Boh. Che ne so. Ve l’ho detto che non sento niente. Del resto, siamo sopra l’equinozio di primavera, a cavallo tra il gelo e il disgelo, l’antibiotico per la bronchite e la curetta di vitamine, il letargo invernale e il risveglio ormonale. Ma converrà poi svegliarsi? Mmmh. Il sole, il caldo, la puzza di ascelle, i motorini ai semafori, l’allergia ai pollini, la pioggia a Pasquetta, il cambio degli armadi, il cambio del piumone, il cambio dell’amante…uuh…avercelo l’amante! Le pulizie di Pasqua le ho dette? Nooo, non conviene, io resto a dormire. Dormire?? Ce senti che or’è? No, che or’è? È l’ora legale! E quindi? Devi anna’ avanti. See…lallero. Avanti…avanti. Avanti a chi? Avanti popolo? Avanti Savoia? Avanti un altro? Avantiiii. Se te dico “avanti”, tu vai, no! Occhei, vado-vado. Aho, calmini eh, non c’è mica bisogno de spigne, tanto una rondine non fa primavera. Che poi io ci ho parlato con ‘sta rondine. Gliel’ho proprio chiesto, perché mica se può campa’ all’oscuro de tutto. “Senti, ma se non fai primavera, de preciso, che fai??”. Lì per lì c’è rimasta pure male, porella. Perché, ragionandoci su, s’è resa conto che non fa primavera, ma manco estate, autunno o inverno, e quindi, che ci sta a fare? Allora lo vedi che non conto niente? Che non ce so’ più le mezze stagioni? Che se stava mejo quanno se stava peggio? Dai, rondinè, ammo’ non te abbatte, in qualche modo faremo, piano piano se sistema tutto. Tanto, mica c’è fretta. Lo diceva pure Loretta. Loretta chi? Loretta, Loretta. E che diceva? Diceva: “Che fretta c’era, maledetta primavera”? Sì, vabbe’, un’uscita con l’amica Isa D., ci sentiamo prigioniere della nostra età con i cuori in catene di felicità, respiriamo nuovi amori, ma, in fondo, che resta? Che resta di un sogno erotico se…se al risveglio è diventato un poema? Se a mani vuote di te (pausa) non so più fare (pausa) come se non fosse amore (pausa) se per errore (pausa) chiudo gli occhi e penso a teeee (crescendo) seee per innamorarmi ancoraaaa…Lo so, state tutti a canta’. Però cantate piano, cazzarola, che c’è gente che vole dormì. E ricordate: una rondine non farà primavera, ma una passera fa sempre festa.

Gioia Morici

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