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Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

I FIGLI DELLA GALLINA NERA

Lustrissimo Signor Direttore,

ci ascrivo pe’ dille tutta la mia stima pe’ questo bel giornaletto, pieno de parole scritte fine fine e con molta dottoranza, che io lo leggio sempre volentieri, anche sci a volte mi si gira la zocca da quanto faccio fatiga di comprendonio, tant’è mi sembra di esse peggio de mia moglie Nunziada, che gli pare di capire nigosa ma invece apre la bocca giusto per dargli fiado. Ma forze ci stera il causo che io arivi al punto de la discussiò, del motivo per lo quale ci ascrissi questa mia antistante e anzi ascusi sci l’ho fatta troppa lunga. In questi giorni nte la sua rivista non parlade altro che de la signora Prato e del suo compagno Marco Caltagirotto, che però lia ha ditto che non esiste e che s’è inventada nigosa e, pure sci lo stava per sposare, in realtà era tutta una gran sciapata per fare i soldi alla facciaccia nostra. Praticamente non è che facea perdero all’amore con qualcù, ma facea finta, cioè tutti i giorni era da per lia e parlava da sola e al massimo se facea le fottografie sul telefonì ma stava sempre per conto sua. Ecco, grigissimo, sarà perché io non ho studiado e sono una perzona semplice, ma non ho capido una cosetta che spero lei mi vorrà luminare: sci adesso va de moda a stare co’ i mariti che non esiste ma è veri solo ntell’immaginaziò, perché io devo stare da cinguant’anni co’ mia moglie Nunziada che esiste per daèro? E chi sono io, il più scemo del villaggio, che mi sciroppo gli urli sua da la madina a la sera che non gli sta bene mai un cazziga e vole sempre che si facci come dice lia e mango mi lassa riposare, porcaccia madosca, cingue minudi sul divano? Inzomma, digo io, non si potrebbe fare una legge per estenne la trasparenza del matrimonio a tutti i cristia’ che non ne pole più? Basta co’ quesse coppie antighe che stanno insieme a pranzo, cena e colaziò pe’ cinguant’anni de fila! Famo che semo tutti uniti drento l’amore moderno indocche i maschi sta lì casa da soli a guardare in santa pace la televisiò! E perché la signora Prato deve scialare e noi invece dovemo tribbolare? E chi semo, ascusi sci me albero, i figli de la gallina nera?? In attesa che risponna presto a quesse importantissime domande, voleo auguralle tante care cose a lei e a la sua famiglia, compreso quel bel donnone de sua moglie che, con rispetto parlanno, è un gran pezzo de bardascia che fa staccare la carne dall’ossi (me sa che lei, Direttò, la trasparenza no la vole). PIESSE: me scusi l’ignoranza grafica culturale de la lettera per cui si deve contentare e l’allusiò a la gallina che magari non ci stera il causo de mentovalla. Suo, in carne e ossi, Ponzetti Antonio.

Gioia Morici

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