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Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

QUATTRO MATRIMONI E UN CELLULARE

 

Una cosa positiva di quest’estate 2018 c’è: non sono stata invitata a nessun matrimonio. Il matrimonio: che bello, eh? Tu ed io, io e te, tutta la vita insieme. La mattina insieme, a colazione insieme, a pranzo insieme, il pomeriggio insieme, in spiaggia insieme, in vacanza insieme, a letto insieme e poi ancora la mattina, il pomeriggio, a cena, in vacanza, a letto insieme. Oh, mai ‘na volta da soli… sempre insieme. Ma mica per un anno. Anche per 10, 20, 30 anni. E oggi 30 anni non li danno più a nessuno. Che poi, vi volete giurare amore eterno? D’accordo, fatelo tra voi senza rompere i coglioni al prossimo. E invece no: il 3 di luglio ecco la busta madreperlata che ti invita al matrimonio che si celebrerà in culo ai monti il 13 agosto, giorno in cui hai programmato la partenza per le vacanze. Una volta per tutte, facciamola la domanda che ci poniamo da una vita: perché cazzo vi sposate d’estate? Perché, tra 12 mesi che ci sono in un anno, scegliete quello più caldo in cui ogni essere umano vorrebbe solamente starsene a quattro di spade al mare? Perché non vi sposate a Capodanno quando noi, amici e parenti, non sappiamo che minchia fare per svaccare la serata? Che poi, più che “perché la gente si sposa d’estate?” la vera domanda è “perché la gente si sposa??”. Tanto la statistica parla chiaro: il 50% delle coppie è cornuto e l’altro 50 non sa di esserlo. Anche tu non sai di esserlo? Guarda che, se tuo marito ti mette le corna, i segnali sono inequivocabili: 1) da un giorno all’altro si fa la doccia come non ci fosse un domani 2) quattro sere su sette gioca a calcetto, ma ha più panza lui di Giampiero Galeazzi 3) come lo chiami fuori dagli orari canonici, deve riattaccare perché è in riunione (anche se fa il fruttarolo) 4) cambia completamente atteggiamento nei confronti del cellulare. Prima di avere una tresca, era l’uomo più tranquillo della Terra: lasciava il telefonino in giro, ti chiedeva di leggergli l’ultimo messaggio arrivato e persino di rispondere al posto suo se non ne aveva voglia. Ora, di punto in bianco, striscia furtivo nell’ombra per tutta casa, portandosi il telefonino sempre appresso, anche a letto. Se poi sei una moglie temeraria e vuoi la prova del nove, basta che gli fai questa semplicissima domanda: “Amore, mi puoi dare un attimo il tuo telefonino?”. Dopo un primo attacco di panico, tuo marito cadrà preda di farfugliamenti di ogni tipo, quindi inizierà a spippettare sul display alla velocità della luce per rimuovere qualunque cosa sia memorizzata nell’apparecchio. Tempo 20 secondi e, quando ti porgerà il cellulare, questo sarà completamente ripulito: niente più rubrica, applicazioni, foto, connessione wi-fi, suoneria, fuso orario, orologio, calendario…niente di niente…manco più la sveglia sarà attiva. Certo, tra i traditori, ci sono quelli che si credono furbi e si comprano lo smartphone che si accende con l’impronta digitale. Poverini. Non sanno che una donna a tagliarti i polpastrelli di notte ci mette un attimo. Ma che vuoi insegnare a rubare a casa dei ladri?? Noi facciamo tutto da prima di voi e soprattutto lo facciamo molto meglio. Il KGB ci fa una pippa. Se vi tradiamo, non lo scoprirete maaai. Provate a chiederlo a noi il cellulare: non troverete mezza traccia sospetta. Sì, vabbè, tra i nomi in rubrica fa un po’ strano quel “Papa Francesco”. Ma, si sa, per il Signore e per una femmina…le vie sono infinite.

Gioia Morici

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