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COTTO&MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

NON C’È PIÙ RELIGIONE

 

Parroco vende i gioielli della Madonna: Don Giancarlo Gatto, parroco del santuario delle Grazie di Lago, a pochi chilometri da Cosenza, si è appropriato dell’oro della Madonna per venderlo e sanare i debiti della parrocchia: i gioielli, del valore di 30mila euro, sono stati prelevati senza informare nessuno. A denunciare l’accaduto sono stati i fedeli, che, accortisi della sparizione, si sono rivolti all’Arcivescovo di Cosenza. Il putiferio che si è scatenato negli ambienti della Curia porta a pensare che don Giancarlo a Lago non dovrebbe restarci ancora per molto. Ma perché il prete ha agito alla chetichella? Cosa nascondeva? Voleva forse intascarsi il bottino? Ma soprattutto: sto debito della Madonna (in ogni senso) com’è stato accumulato? Chi fa la spia per la Vergine è o non è figlio di Maria? E se l’Arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescostantinopolizzasse, quello di Cosenza si disarcivescosensizzerebbe pure lui? Mentre i misteri della fede si infittiscono, una cosa è certa: la vocazione è rimasta un affare di nicchia e, si sa, il prete per la nicchia c’ha perso la parrocchia. Per il bene dello spirito consigliamo a tutti un centinaio di Ave Maria…elettronici. Non lo sapete? In Vaticano questa settimana è stato presentato il rosario digitale. Sarà connesso ad una App che aiuterà il fedele con la preghiera e per attivarlo basterà farsi il segno della croce. Una barzelletta? No, pura realtà: l’e-Rosary, dieci grani di alta tecnologia, una volta che inizi a pregare, si illumina tutto mostrandoti la progressione dei misteri. Secondo me l’Altissimo, tra un grano e l’altro, un pensierino se anticiparci l’Apocalisse se lo fa. La Messa è finita…ma da un pezzo!

Gioia Morici

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