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Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

THE PINE CONE OF THE GLUE (LA PIGNA DELLA COLLA)

Uno spritz, una cozza gratinata, qualche gelato in più: è estate, che vuoi che sia…sì, lallero! Una volta si poteva sgarrare a go-go. Adesso con la digestione mica è più come prima. A 20 anni andavamo a pranzo fuori e quando ordinavamo la scena più o meno era questa: “Cosa c’è nel menù?”. “Antipasto della casa, maccheroncini al fumé, pappardelle al cinghiale, arrosto misto, olive ascolane, peperoni gratinati…”. “Ci porti tutto, grazie”. E divoravamo veramente tutto il listino. Poi alle 2 del pomeriggio un ruttino liberatorio ed eravamo pronti a ricominciare da capo. Se era sabato e facevamo serata, quando si tornava, alle 6 della mattina, se non avevamo fatto colazione coi bomboloni con la crema, aprivamo il frigo e non ci fermava nessuno. Scoperchiavamo quelle padelle e via andare…quel che non strozza ingrassa. Del resto, la parmigiana di mamma, seppure congelata, che facevi, la lasciavi lì? Con le mani direttamente nel gargarozzo e vaffanculo. E i panini con la porchetta all’uscita della discoteca? Ne vogliamo parlare?? Quei furgoncini che ci aspettavano sulla strada erano spacciatori legalizzati di colesterolo e Dio solo sa che razza di porcherie mettevano a cuocere su quelle piastre luride. Eppure, con la fame che avevamo, era tutto meraviglioso. I più spavaldi si sbafavano persino il panino coi wurstel, che veramente erano fatti con carne di pantegana di Calcutta. Eppure non ci spaventava niente: andavamo a dormire e il giorno dopo ripartivamo di slancio. Questo era lo stile “salutare” quando eravamo adolescenti e riuscivamo a smaltire pure i sassi. Provaci adesso a farle ‘ste cazzate! Capirai, l’altra sera mi sono alzata dal letto che avevo fame, con le mie ciabattine De Fonseca mi sono diretta verso la credenza e ho preso un pacchetto di cracker integrali. Non l’ho manco finito. Aho, di notte m’è apparso il signor Antonetto, quello del digestivo, che, scuotendo la testa, mi ha ripetuto per un’ora: “Ma come c’hai pensato, fija mia, come c’hai pensato…”. Allora da qualche settimana mi sono rimessa in riga: via gli snack e sotto con le gallette di riso. Una roba di una tristezza assoluta. Sì perché la galletta è un incrocio tra un feltrino antiscivolo e polistirolo espanso. Se la metti in bocca a ottobre, finisci di masticarla a maggio. Ma questo è quanto e soffro in silenzio. Mi sono pure documentata sulle nuove filosofie alimentari più in voga e la tiritera, in giro nel web, è sempre la stessa: “Alla mattina un litro e mezzo d’acqua con limone e zenzero”. “A pranzo quinoa integrale con curcuma e zenzero”. “A cena un bel filetto di merluzzo con insalatina e zenzero”. Aho, fino a 3 anni fa nessuno sapeva che minchia fosse ‘sto zenzero. In Cina c’avevano ‘ste vagonate de tuberi storti che crescevano rigogliosi tra i greppi e se chiedevano: “Mò, co’ questi, che cazzo ce famo??”. Il più scaltro ha detto: “Io sapele cosa fale”. E ha spedito tutto in Italia, che tanto noi piàmo su tutto. Diciamoci la verità: l’unico momento in cui ci lasciamo andare e non ce ne frega una beata cippa della salute è quando siamo in vacanza. Vuoi mettere quando ti svegli in albergo servito e riverito e ti trovi davanti agli occhi ogni ben di Dio? La colazione lì sì che la fai per bene. Ci metti pure la sveglia, perché dopo le 9.45 portano via tutto e non sia mai. Con l’acquolina in bocca scendi al ristorante ed eccoti davanti: croissant alla cioccolata, torte della nonna, marmellate fatte in casa, uova strapazzate, pancetta alla piastra, pancake all’americana, frutta tropicale, spremute, panetti caldi di burro, prosciutto spagnolo, formaggi francesi, yogurt altoatesini…E se a casa solo una tazzina di caffè a tirà via, qui TE MAGNI PURE LA PIGNA DELLA COLLA. Tutto, anche i fiocchi d’avena che de solito te fanno schifo. O meglio, tutto tranne il toast. Sì, perché se infili una fetta di pane nella macchinetta elettrica dell’hotel, quella te la risputa a settembre quando hai finito le vacanze. Come mai? Ah, misteri delle ferie. Rendiamo grazie al ferragosto e a tutti gli all inclusive con lo sconto ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Gioia Morici

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