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Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO La rubrica di Gioia Morici

DOTTOR FIGACCIONI

L’avete visto? No, dico, l’avete visto?? È arrivato a salvarci dalla quarantena, ad allietare i nostri giorni ma soprattutto le nostre notti, con lui non pensiamo più al Covid né alla paura del contagio, perché l’idea che esista un ospedale con un medico come lui dentro ci fa venire voglia di ricoverarci! Sto parlando di quel figo galattico, fantascientifico, interspaziale di Luca Argentero! La Rai ha appena mandato in onda la fiction “Doc”, in cui Lucone nostro interpreta un primario a cui succede una serie di robe incredibili di cui ovviamente la spettatrice perde il filo perché intenta a fissare lo schermo sognando le peggio cose zozze. Donne, sintonizzatevi su Rai Play e riguardatevi le puntate…è arrivato l’arrotino delle ovaie! Parlo alle femmine perché i maschi Argentero non lo seguiranno mai o, se lo faranno, lo guarderanno con aria di sufficienza per sminuirlo…sapete come fanno gli uomini quando sono invidiosi, no? “Mah, non è niente di che…ha pure l’alluce valgo, non ti sei accorta? E poi lo sanno tutti che è ricchione”. “Ma che dici, se aspetta un figlio da una gnocca da paura!”. “Che c’entra, quello è per copertura”. Oh, non ce la fanno proprio a dire a uno del loro stesso sesso che è un figo che accoppa. Perché, signori miei, Argentero accoppa. E a George Clooney dei tempi di E.R. gli dà due giri! Cioè, io guardo Luca con lo stetoscopio al collo e ho subito voglia di spaccarmi due rotule per farmi medicare. Quanto mi piacerebbe avere un dottore come lui, non avrei più paura delle siringhe, dei tubi infilati negli orifizi, starei tutti i giorni in ambulatorio! “Dottò, che faccio, me spoglio?”. “Ma devo solo misurare la pressione”. “Vabè, ma al cuore non gliela diamo una controllatina?”. E…spatapam, via il reggiseno! Certo, un conto sono i film, un conto è la realtà. Chissà come sarà Argentero nella vita di tutti i giorni. Sarà uno che fa la pipì lasciando la tavoletta alzata? Scoreggerà di nascosto sul letto sventolando a tradimento il lenzuolo per indurti all’asfissia? La mattina tenterà l’approccio col pigiama slabbrato e l’alito da sciacallo del deserto? Che poi, in fondo, che vuoi che sia un po’ di reflusso al napalm…io ‘sto pennellone me lo prenderei anche col retrogusto di Castelmagno. Luca, Luchetto, Argy, per le amiche Mister “G” come il famoso punto del piacere: lascia la tua compagna e…prendi me, ama me, sposa me! Voglio fare con te ciò che la maionese fa con l’insalata russa, insieme saremo come il cacio con le pere, il pecorino con la fava, come Giovanni e Mattarella! Fai di me ciò che Bruno Barbieri fa al controfiletto: disossami, sfilettami, nappami, scaloppami…famme morì a fuoco lento! Io non ti amo per i tuoi soldi, né per la fama, né per l’indimenticato calendario del 2004. Io ti amo per quello che sei dentro, in fondo e anche un po’ de sguincio: 80 chili de carne de vitellone macinato a grana grossa. W l’hamburger, W la Repubblica, più sfigmoscopìa per tutte! La stiamo perdendo, la stiamo perdendo, non c’è polso, presto, quattro ciccì di sbirulina, defibrillatore, tre, due uno…LIBERA! LIBERA! LIBERA!

Gioia Morici

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