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Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO La rubrica di Gioia Morici

ODE AL MASCHIO

Vorrei spendere due parole per il maschio-covid. Il maschio che ha vissuto, sopportato e superato la quarantena patendo in silenzio (e sottolineo in silenzio) le angherie della moglie. Ebbene sì, è giunto il momento di ammetterlo pubblicamente: le donne in casa smartellano i coglioni. Sì, certo, anche fuori, ma è tra le mura domestiche che danno il meglio di sé, perché ogni cosa, dentro casa, è di proprietà esclusiva della femmina: stanze, arredi, infissi, tubature, impianti, aria che si respira e naturalmente qualunque essere animale, vegetale e umano ci viva dentro. Non solo. La casa è il luogo dove una donna, in risposta a millenni di sottomissione subita, diventa il peggior dittatore che si possa incontrare, ragion per cui ci si sveglia, si mangia, ci si muove e si fiata come, dove e quando lo dice lei. Prova, no dico, prova, se hai coraggio, a dire a una madre che vuoi farti la doccia, che so, alle 11 di sera. Tempo 5 minuti e ti ritrovi pendente per i genitali all’olmo del giardino. In realtà nessuno osa neanche sognarla una trasgressione del genere perché se c’è una certezza al mondo è che a una madre italiana non je devi cacà er cazzo. Ora: prendi tutto questo e mettilo nella pentola a pressione chiamata “quarantena”. Chi ne ha fatto le spese maggiori? Sicuramente il padre di famiglia, bersaglio preferito della consorte, scarico di ogni sua paura, isterismo e frustrazione, che è stato vessato, brutalizzato e progressivamente svuotato di qualunque segno vitale. Vogliamo parlare del marito che veniva spedito a fare la spesa? Una figura malinconica, a tratti grottesca, un’ombra patetica che vedevi vagare con smarrimento tra i reparti. Del resto questo esemplare prima del Covid era avvezzo recarsi al supermercato solo se accompagnato dalla sua signora, che lo guidava agli acquisti senza che egli potesse battere ciglio: uno schiocco di lingua Vai a destra, un sibilo secco Vai a sinistra. Il compito del maschio era unicamente quello di spingere il carrello o al massimo sfogliare il volantino delle offerte ma senza spiegazzarlo. Con la pandemia l’uomo è stato lanciato nei corridoi dell’ipermercato, costretto a fare tutto da solo e – pena l’evirazione – obbligato a tornare all’ovile solo dopo essersi attenuto scrupolosamente alla lista della spesa fornitagli dalla moglie. Ho visto maschi cercare il lievito di birra con la stessa fissità nello sguardo dei deportati in fila per le camere a gas: consapevoli di essere a un passo dalla fine. Per questo a metà lockdown siamo passati allo step avanzato: il marito che fa la spesa telecomandato. Un essere bionico controllato da remoto che, grazie a tecnologia wireless del cellulare, ha imbastito la spesa sfruttando lo scambio cibernetico uomo/supermercato – base/moglie. Come funziona? Base/moglie è dotata di mappa tridimensionale della Coop e guida il suo droide tra le corsie con estrema precisione. La triangolazione satellitare le permette di intercettare qualsiasi prodotto in offerta, controllare la posizione del partner e allontanarlo dalle aree proibite come il reparto liquori o le tette della cassiera con scariche elettriche a medio voltaggio. È a questi uomini oltraggiati, recintati, marionettati che oggi va il mio pensiero: forza, ragazzi, non mollate. In questo viaggio al guinzaglio che per voi si chiama vita avete perso tutto ma non perderete mai la nostra totale, compassionevole, empatica comprensione. E ricordate che nella Fase 3, se arrivate 1200 punti, c’è la batteria acciaio inox in omaggio.

Gioia Morici

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