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COVID-19 Pd: «Epidemia fuori controllo ma la maggioranza non collabora»

Il Partito democratico sulla bocciatura della proposta di una cabina di regia per gestire l’emergenza: «Alla mano tesa si è risposto con gli insulti»

ANCONA, 18 marzo 2021 – «Ancora una volta, malgrado un’epidemia ormai fuori controllo e il rischio di un commissariamento, la maggioranza chiude la porta a ogni possibile collaborazione con l’opposizione per provare a uscire dal dramma del Covid. E lo fa nel peggiore dei modi, lanciando strali e offendendo pesantemente i consiglieri di opposizione per l’intera durata del Consiglio regionale solo per aver presentato democraticamente delle proposte».

Così il gruppo assembleare del Partito democratico commenta la bocciatura della risoluzione presentata martedì durante la seduta del Consiglio regionale monotematico sulla pandemia. Con il documento, i dem chiedevano di costituire una cabina di regia operativa e decisionale con tutti i gruppi assembleari, il presidente Francesco Acquaroli e l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini sull’emergenza sanitaria.

L’assessore alla sanità Filippo Saltamartini

«Ritenevamo la proposta – spiegano i consiglieri del Pdun atto indirizzato non solo a condividere la responsabilità istituzionale delle scelte rispetto alla grave situazione che stiamo vivendo, ma anche volto a rafforzare la strategia complessiva adottata dalla Regione Marche e fare uno scatto in avanti, considerati i tanti ritardi e i troppi errori commessi da questa Giunta fin dal suo insediamento».

«Invece nulla di fatto – continuano i dem alla mano tesa dal Partito democratico si è preferito rispondere con gli insulti come mai accaduto in precedenza. Ma soprattutto si è scelto di perseverare ostinatamente nell’errore, confermando cieca fiducia all’assessore alla Sanità, Saltamartini, che si è rivelato del tutto inadeguato, non solo per le insensate proposte riguardanti l’utilizzo dell’idrossiclorochina e dell’ozono terapia o la produzione dei vaccini negli stabilimenti marchigiani di Pfizer e Angelini Pharma, ma soprattutto per la mancanza di una pianificazione seria degli interventi per contenere il Covid, particolarmente evidente soprattutto dopo la comparsa a Loreto della cosiddetta variante inglese» .

«Qui si è prodotto il vero disastro, pari forse solo a quello compiuto nell’ambito della riapertura scolastica senza le necessarie precauzioni per studenti, insegnanti e personale Ata. Dal 23 dicembre, infatti, data del primo caso accertato, non solo non si è fatto nulla per settimane, ma quando i contagi hanno preso a dilagare, anziché scegliere coraggiosamente di dichiarare la provincia di Ancona zona rossa, si è scelto di virare su provvedimenti che hanno palesemente accelerato la circolazione del virus: prima perimetrando questo territorio di arancione e facendone uno spazio in cui non era possibile entrare e uscire, ma dove al suo interno tutto o quasi era permesso, poi scaricando sui Comuni la scelta di decidere la fascia di sicurezza, gialla o arancione, facendo venir meno così la necessaria uniformità del provvedimento».

«Tutto questo – conclude la nota dei consiglieri –mentre continuano a pesare come un macigno sulla salute dei marchigiani le lentezze della campagna vaccinale, soprattutto per quanto concerne i soggetti fragili come gli anziani over 80 e le persone non deambulanti o affette da disabilità insieme ai loro caregivers, anche a causa dei pochissimi centri vaccinali attivati. Senza ovviamente dimenticare l’opaca vicenda delle dosi ricevute dalla Regione Marche, da quest’ultima ufficialmente indicate in 176.810 dosi, di cui 155.014 inoculate per una percentuale del 87,7%, mentre il Servizio Salute regionale ha fornito numeri significativamente diversi pari a 211.740 dosi consegnate e 146.317 dosi inoculate che cambiano sostanzialmente la percentuale di somministrazione attestandola al 69,1%».

«Insomma, con la bocciatura della cabina di regia proposta dal Partito democratico, assolutamente di buon senso e molto concreta, si è persa l’ennesima occasione di dare una risposta efficace alla crisi e ai cittadini».

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