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Crac Banca Marche Nel capitalismo il banco vince sempre

Gabriele Marcozzi, segretario regionale Prc-Se: «Serve una svolta, è tempo di costruire un vero strumento pubblico del credito, controllato dai cittadini, al servizio del territorio e del lavoro»

Ancona – Con la sentenza di secondo grado, la Corte d’Appello di Ancona ha assolto i vertici di Banca Marche: “il fatto non sussiste”, “il fatto non costituisce reato”. Ma allora chi risarcirà le migliaia di risparmiatori – operai, impiegati, pensionati – che hanno perso tutto nel più grande crack finanziario della storia marchigiana?

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Quella che un tempo era la banca sotto casa, vicina ai territori e ai bisogni delle persone, si è trasformata in un ingranaggio della finanza speculativa. E il messaggio che arriva oggi è chiaro: nel capitalismo il banco vince sempre, e chi perde è sempre il più debole.




Le lacrime dei piccoli risparmiatori non commuovono i tribunali. A loro restano anni di cause civili e la speranza di recuperare almeno una parte di ciò che hanno perso.

Per questo serve una svolta: è tempo di costruire un vero strumento pubblico del credito, controllato dai cittadini, al servizio del territorio e del lavoro. La prossima scadenza elettorale regionale sia occasione per aprire un confronto serio su questo.

Chi governerà le Marche dovrà impegnarsi a stare dalla parte di chi ha subito ingiustizia. Noi ci saremo.

Gabriele Marcozzi




Segretario regionale Prc -Se

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