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Cucina & Melodie

CUCINA&MELODIE I miei churros spagnoli

I churros sono le frittelle tipiche della cucina spagnola, considerate le tapas dolci fritte.

anna maria giretti

Ciao, piacere di averti qui.
Mi chiamo Anna Maria Giretti, vivo a Jesi e studio Scienze Gastronomiche all’università di Camerino (Unicam). Amo sperimentare in cucina e mi ritengo una sostenitrice convinta del movimento Slow Food. Ho deciso di creare la rubrica “Cucina&Melodie” per condividere con voi le mie ricette e allo stesso tempo per far conoscere la storia gastronomica dei prodotti che ogni giorno compongono la nostra tavola.Insieme faremo un bellissimo viaggio nella storia gastronomica e culinaria di tantissimi prodotti e li trasformeremo in una gustosissima ricetta.

La storia dei dolci tipici spagnoli serviti con cioccolata calda, parte dalla Cina fino ad arrivare alle tavole iberiche. I churros sono le frittelle tipiche della cucina spagnola, considerate le tapas dolci fritte.
Si preparano con pochi ingredienti la cui base è una pastella fritta leggermente salata.

La loro particolarità è la forma cilindrica che si ottiene versando l’impasto nella Churrera, vale a dire una classica siringa da pasticcere con il beccuccio a stella, io per il mio impasto ho utilizzato un sac a poche, una volta pronto l’impasto viene spremuto direttamente nella pentola di olio bollente. I churros sono tra i dolci spagnoli più conosciuti nel mondo, il cui impasto ricorda quello della pasta choux dei bignè.

Sono venuta qui in Spagna per tre mesi e camminando qua e là per i vicoli di Madrid, ho potuto notare che la tradizione spagnola vede i churros accompagnati da una tazza di cioccolata calda, ci sono locali con una storia millenaria che servono questa delizia in questo modo. Questi dolci sono soliti essere consumati per colazione o per merenda, anche se sono delle vere e proprie “bombe caloriche”. Ma passiamo ora alla storia gastronomica di questo dolce ispanico.


Ad ogni tradizione che regge, corrisponde una teoria o più teorie sulla storia della loro origine, ed è così anche nel caso dei churros. Una delle tradizioni di Madrid è quella di degustare i churros comodamente seduti all’intemo dei Las Churrerias, i locali storici spagnoli, suggestivi e affascinanti, essi racchiudono gli aneddoti e i racconti più o meno antichi di questa preparazione. Se però andiamo a scavare a fondo, molti studiosi affermano che la loro origine non sia spagnola ma portoghese. I portoghesi portarono questi dolci in Europa orientale, per la precisone in Cina, riproducendo il Youtiao, ovvero delle strisce di pasta salate e fritte, servite a colazione e consumate solitamente con riso e tofu.


Molti sostengono che la forma originaria non fosse quella a stella che conosciamo oggi, proprio perché i portoghesi furono costretti a modificare l‘aspetto di quella pasta fritta perché per la Cina, la condivisione delle conoscenze con gli stranieri era considerato un crimine capitale. La seconda teoria, quella più accreditata dagli storici fin ora, attribuisce l’origine dei churros ai pastori nomadi spagnoli che trascorrevano il loro tempo sulle alture della penisola iberica e, non potendo raggiungere la città per compare il pane, si inventarono un impasto da cuocere in padella facilmente. A sostenere questa teoria inoltre, vi è l’esistenza di una razza di pecore che si chiama Navajo Churro, discendente dalle pecore “Churra”, tipiche della penisola iberica, queste pecore avevano le coma che ricordano la forma di questa pasta fritta.
Ora però vediamo insieme la ricetta dei Churros che ho preparato per voi quest’oggi.

Ingredienti

  • Burro120G
  • Farina 00 125G
  • Uova 2
  • Zucchero 20G
  • Acqua250ML
  • Sale fino q.b.
  • Olio di semi misti q.b.
  • Zucchero q.b.

Procedimento

  1. Per preparare i churros bisogna far sciogliere il burro con l’acqua, lo zucchero e un pizzico di sale, portarlo ad ebollizione e aggiungere la farina ed impastare finché non si ottiene un impasto morbido. Si lascia riposare un po’.
  2. Aggiungiamo le uova una alla volta, e lavoriamole con le fruste fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Mettiamo l’impasto in una sac a poche munita di beccuccio a stella e premiamo direttamente nell’olio ben caldo realizzando dei bastoncini di circa 8-10 cm di lunghezza, che dovranno essere tagliati con le forbici o con un coltello così da fermare l’uscita dell’impasto.
  3. Durante la cottura, giriamo i churros continuamente, così da farli dorare bene su tutti i lati. Una volta fritti adagiamoli su un piatto con della carta da cucina in modo da assorbire l’olio in eccesso e cospargiamoli con lo zucchero semolato.
    SERVIAMO I NOSTRI CHURROS BEN CALDI

Come conserviamo i Churros

È possibile conservare l’impasto in frigorifero, direttamente nella sacca da pasticcere, ma ricordatevi che può durare per un massimo di 12 ore.
In alternativa, all’impasto classico potete aggiungere della cannella, ì.

“Anna, io non amo i churros fritti, c’è la possibilità di cucinarli non fritti ma al forno?”

Churros al forno per una maggiore leggerezza

Non tutti amano la cottura fritta e cercano un’alternativa valida ma allo stesso tempo buona alla frittura.
La cottura in forno, rende i churros più leggeri (ma sappiamo tutti che non è lo stesso).
L’importante è preriscaldare il forno a 200° mentre prepariamo l’impasto.
Sistemiamo delle strisce su una placca foderata di carta da forno, spennellarle con dell’acqua ed infornarle per 40 minuti a 200° forno statico, gli ultimi 20 minuti per farli asciugare e dorare abbassare il forno a 160° per 20 minuti.
Un mio consiglio?
Lasciateli asciugare a forno spento per qualche minuto prima di sfornarli.

BUEN PROVECHO!

©RIPRODUZIONE RISERVATA


Anna Maria Giretti
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