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CUPRA MONTANA Colonnara: nuovo spiraglio, accordo da approvare in CdA

Il risvolto della medaglia: rischio liquidazione di marchi e stabilimenti se l’intesa non viene raggiunta

CUPRA MONTANA, 22 gennaio 2022 – Restart: per Colonnara – e quindi Marche Doc – si torna a tentare di definire gli accordi con un nuovo partner e risolvere le difficoltà contabili del consorzio.

Marche Doc è un patrimonio aziendale e un marchio che deve continuare a creare valore per i soci e per l’economia vitivinicola marchigiana mantenendo l’integrità. Ne sono convinti i soci di Marche Doc che hanno approvato un accordo che prevede la continuazione dell’esperienza aziendale.

L’accordo, che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione, dovrà essere votato dall’assemblea dei soci, prevista per lunedì prossimo 24 gennaio. I soci (in maggioranza ci sono Cantina dei colli pesaresi e Colonnara con 5 voti ciascuno e Fondo Sviluppo e Fiduciaria Marche con un terzo dei voti degli altri soci) potranno confermare quanto votato dal CdA e avviare una collaborazione commerciale con un’altra società che, a quanto viene rilevato a margine, offrirebbe una rete commerciale e garantirebbe il mantenimento e la diffusione del marchio Colonnara, anche su nuovi mercati.

Di contro, se l’accordo non dovesse passare, sarà quasi automatico il decadimento dell’attuale CdA di Marche Doc. Ipotesi che apre scenari foschi per Marche Doc: la struttura potrebbe essere messa in liquidazione con i marchi orfani e lo stabilimento d’imbottigliamento verrebbe ad essere chiuso. Sulle spoglie della vecchia Marche Doc potrebbe palesarsi un “cavaliere tutt’altro che bianco” per raccogliere i cespiti aziendali a saldo. Detto in termini semplici, si rivelerebbe un cavaliere nero, in attesa della liquidazione del consorzio, per poi comprarne a pezzettini e a poco le proprietà, a partire dal prestigioso brand Colonnara.

A quanto risulta la situazione di Marche Doc non è drammatica dal punto di vista finanziario: i dipendenti sono stati pagati fino alla penultima mensilità, i fornitori sono stati fin qui soddisfatti, il pagamento dei mutui è abbastanza regolare e gli arretrati con l’Agenzia delle Entrate rateizzati con rate accessibili.

(m.g.)

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