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Cronaca

CUPRA MONTANA DON GIOVANNI FERRACCI E IL GRANDE AFFETTO PER LA COMUNITÀ: GUIDA PASTORALE INSTANCABILE E CUSTODE DELLA MEMORIA STORICA DEL PAESE

don_giovanniCUPRA MONTANA, 9 ottobre 2016Don Giovanni Ferracci non sembra ma è già da 34 anni alla guida della nostra comunità parrocchiale di San Leonardo e per questo che possiamo considerarlo ormai cuprense a tutti gli effetti.

Ha esercitato il suo ministero con passione ed abnegazione , con la pietas che si addice ad una persona chiamata a ricoprire un ruolo così importante nella società civile e religiosa, instancabile nel prodigarsi verso il prossimo che da tanto tempo ha bussato e continua a bussare alla sua porta con la certezza di ottenere aiuto e solidarietà.

Don Giovanni è reperibile sempre per tutti e si spende instancabile per tutti dimostrando in ogni occasione la sua coerenza con la missione scelta a suo tempo.

Lo trovi presente ad ogni manifestazione che riguarda il paese sia fausta che poco felice; cura come meglio può le ingiustizie della società  e paga magari di persona i rimedi che riesce a somministrare ai tanti richiedenti.

La sua casa è un porto di mare per tanti disperati che in questi tempi difficili vagano per le nostre strade  mai stanchi di chiedere e lui non è mai stanco di dare sia in termini materiali che di conforto.

È schivo don Giovanni e le sue opere le lascia parlare al suo posto; specialmente in questo periodo la televisione ci rimanda spesso immagini di disperati che lottano per non soccombere alla violenza del mare e degli aguzzini, ad essi viene gettato un salvagente che i più fortunati riescono ad afferrare e con il quale guadagnano la salvezza, ebbene don Giovanni per tanti suoi parrocchiani è stato lo scoglio sicuro, l’appiglio a cui afferrarsi nel mare agitatissimo della vita.

Per la salvezza di molti don Giovanni ha organizzato i preziosissimi Corsi di Cristianità, lievito per una massa sempre più indolente e svogliata.

don_ferracciPer questi, delusi da aspettative  egoistiche ha organizzato incontri di preghiera e corsi di preparazione al servizio del prossimo e li guida instancabile e sempre energico a fare, a dare mani e consigli gratuiti, in una parola a spendersi per un prossimo che non possiamo ignorare.

Don Giovanni ha voluto concretizzare il suo amore per il paese di Cupra Montana lasciandolo erede di una collana di pubblicazioni che non ha uguali in tutta la Vallesina: la Pieve nella quale confluisco tutti i tentativi di raccontare la realtà cuprense di ieri e di oggi.

In questa possiamo trovare la memoria del paese, la sua evoluzione, le sue velleità artistiche più o meno legittime, la poesia del suo lavoro e dei suoi prodotti principe.

Tutti, senza eccezione alcuna hanno trovato posto in questa collana, tutti quelli che hanno qualche cosa da dire su Cupra e la sua storia hanno potuto esprimere il proprio sentire e farlo conoscere ai paesani  e non soltanto.

Possiamo dire che questa collana è stata indubbiamente un’ottima intuizione di don Giovanni e Cupra Montana con questa ha guadagnato la possibilità di trasmettere ai suoi posteri un’eredità di memorie .

Ne ha fatte di cose meritorie don Giovanni, fra le principali la conservazione ed il recupero dei luoghi di culto, a partire dalla chiesa madre di San Leonardo alla quale ha ridato splendore e sicurezza strutturale, continuata con la sistemazione del piccolo gioiello architettonico che è la chiesa di Santa Maria orfana purtroppo ancora del suo campanile capitozzato da un fulmine.

Il prossimo 16 ottobre, il vescovo don Gerardo Rocconi verrà ad illustrarci come sarà riorganizzata la vita cristiana del nostro paese in seguito ai raggiunti limiti d’età di don Giovanni Ferracci che sicuramente non ci abbandonerà ma che continuerà indefessamente a curare la strada verso il paradiso per il popolo cuprense, il suo popolo di adozione che con tanti sacrifici anche personali cura ormai da trentaquattro anni.

Con l’occasione ci sarà anche l’investitura del suo successore, don Giovanni Rossi che in questo periodo di tempo abbiamo potuto conoscere ed apprezzare quale Priore di San Lorenzo .

Per la comunità cristiana cuprense sarà un periodo ricco di novità notevoli e di cambiamenti profondi, affrontiamoli con il giusto spirito e dove possibile viviamoli in prima persona con spirito di collaborazione sincera.

Alla fine del discorso non possiamo esimerci dal ringraziare di cuore don Giovanni per come ha curato il suo sbandatissimo gregge che a lui deve pascoli nuovi e sempre freschi.

Auguri di cuore don Giovanni per l’affetto che immeritatamente ci hai voluto; continua a farne ancora visto che ti riesce così bene.

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