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Cronaca

CUPRA MONTANA I LUOGHI SACRI DELLA PREGHIERA NELLE CARTOLINE DELL’EVENTO “PAESE MIO”

66 Chiesa di San Leonardo 1CUPRA MONTANA, 3 giugno 2015 – Si avvicina sempre di più la data dell’evento culturale curato dall’Associazione Massa Actii e dalla redazione di “Quelli del Massaccio“, grazie al contributo della Fondazione Carifac, infatti per il 6 giugno prossimo è prevista l’inaugurazione della mostra fotografica dedicata a Cupra Montana ed intitolata giustappunto “Paese mio”.
La mostra è resa possibile dalla disponibilità del copiosissimo materiale fotografico dell’appassionato di storia ed arte locale Settimio Bonci; questi, interpellato sulla sua partecipazione all’evento si è subito e generosamente reso disponibile a fornire il materiale di cui dispone e non soltanto, tant’è che si è personalmente impegnato nell’illustrare il materiale e la sua catalogazione.
Il materiale in possesso di Settimio è estremamente importante e raro, frutto di anni ed anni di appassionata ricerca presso i mercatini locali e oltre; sicuramente la preziosa raccolta lo ha impegnato in termini economici ed ha comportato anche un notevole dispendio di tempo, giustificato solo dalla passione e dall’amore che Settimio ha per il suo paese, per il quale si spende senza riserve.
Credo che l’allestimento della mostra che avverrà nei locali del Torrione, sarà vissuto dai cuprensi con interesse notevole, in particolare da quelli che in qualche maniera sentono il paese vicino!paesemio
I contenuti della mostra saranno soprattutto i luoghi sacri, i luoghi legati per ricordi ed affetti a tutti i cuprensi. Ci sarà permesso rincontrare anche se in maniera soltanto figurata, i nostri parenti, i nostri educatori religiosi , gli amici di scorribande e di giochi, in qualche caso ritroveremo nonni ed anziani parenti ormai solo un dolce ricordo confinato nei più profondi recessi della memoria.
Ritroveremo lavori antichi che ci faranno sentire in bocca la pula di ieri, l’acre di sapori persi se pur genuini.
Penso che sarà come scrostarsi di dosso una patina dura e ritrovare sotto di essa quelli che eravamo, ancora semplici ed ingenui, ancora innocenti agli occhi del mondo.

Non mancheranno di certo i groppi di commozione nel riscoprirci quasi fosse la prima volta.
E’ sempre emozionante guardarsi dentro, e sarà ancora più bello se il nostro viaggio nel tempo e nello spazio sarà corredato da immagini per certi versi sacre.
Paese mio, vuol dire, vita mia, gioco mio, vuol dire tornare ad essere tolleranti con se stessi e con gli altri perché ci scopriremo ancora entusiasti ed innamorati del domani.
(Pietro Anderlucci)

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