Segui QdM Notizie

Cronaca

CUPRA MONTANA IL RACCONTO DELLA GIOVANE EROINA: “HO ACCELERATO GUARDANDO I LADRI IN FACCIA, ERANO INCREDULI ”

I ladri sono entrati in una delle abitazioni della frazione

I ladri sono entrati in una delle abitazioni della frazione

E' allarme sicurezza. Alcuni giorni fa la rapina al bancomat della Carifac

E’ allarme sicurezza. Alcuni giorni fa la rapina al bancomat della Carifac

CUPRA MONTANA, 29 agosto 2015 – Il telefono squilla in continuazione e lei, la giovane 30enne protagonista di un inaspettato episodio di coraggio, non fa altro che rispondere e ringraziare per le testimonianze di solidarietà giunte durante la giornata di oggi (29 agosto). Carina, un volto fresco e affascinante. Ma dietro a quella bellezza c’è una donna determinata e lucida nelle azioni. Lo hanno capito anche i tre malviventi che la notte scorsa (28 agosto) hanno tentato un furto all’azienda “Sparapani” in Contrada Barchio, frazione Esinante di Cupra Montana.
Sono arrivata davanti al piazzale e quando ho avuto di fronte queste persone che stavano tentando di aprire la rastrelliera – racconta – ho capito che non avevo tanto tempo a disposizione. Ho chiamato mio fratello e gli ho detto che c’erano delle persone e davanti a loro, a terra, il nostro armadietto blindato. Erano ladri e gli ho detto di chiamare subito i Carabinieri. Al momento non ho avuto paura, anzi ho provato una forte rabbia e forse è stata proprio questa a darmi la forza di reagire. Più mi avvicinavo con l’auto e più li vedevo; li ho guardati ed ho letto sui loro volti sconcerto e incredulità per come stavo agendo. Allora ho alzato i fari per bloccarli ma subito sono saliti sull’Alfa 147 e sono partiti”. Freddezza, dicevamo. E infatti la prima cosa che ha fatto è stata quella di scriversi il numero della targa ma l’auto era rubata, trovata poco dopo dai militari dell’Arma.
Comunque la manovra dei tre sconosciuti l’aveva prevista, tant’è che si è messa alle loro calcagna. “Un inseguimento durato poco perché i tre sconosciuti – continua la giovane – mi hanno tagliato la strada per venirmi addosso e poi sono fuggiti. Quando tutto  è  finito, però ho ripensato a quanto avevo fatto e, lo ammetto, ero scossa ed ho avuto bisogno  di bere qualcosa di forte”.
I tre delinquenti, poco prima dell’arrivo della ragazza, approfittando dell’oscurità e del fatto che in quel momento non c’era nessuno in casa, avevano forzato una finestra per entrare e fare razzia di denaro e oggetti preziosi. Ma non avevano tenuto conto dell’allarme che è scattato immediatamente, collegato ai telefonini dei proprietari. Ad intercettare per prima il segnale è stata la giovane donna che si è subito precipitata sul posto. Al suo arrivo si è trovata di fronte a pochi metri tre persone intente nel cortile a forzare l’armadietto blindato contenente alcuni fucili da caccia (regolarmente denunciati) di proprietà del padre, cacciatore da una vita. I ladri avevano gettato la cassaforte, dal peso di oltre un quintale, dal primo piano dello stabile, pensando che forse con la caduta la blindatura avrebbe ceduto e che all’interno fossero custoditi denaro e gioielli.
Per nulla spaventata, la giovane ha puntato contro di loro i fari dell’auto e, facendo rombare il motore, ha proceduto senza indugi verso i tre. Un’operazione che ha sorpreso e intimorito i malviventi, i quali visto che ormai erano stati scoperti, sono subito saliti a bordo di un’Alfa 147 per darsi alla fuga. Ma non avevano fatto i conti con la stoffa della donna che a sua volta, non contenta di averli allontanati, si è messa alle loro calcagna dopo aver dato l’allarme alle forze dell’ordine. Soltanto grazie ad una spericolata manovra, i tre soggetti riuscivano a depistare la signora, dirigendosi immediatamente verso la vicina superstrada 76. Intanto nella zona dell’Esinante i Carabinieri, giunti con diverse pattuglie, acquisivano elementi utili per risalire agli autori del furto.
L’allarme e la tempestività della donna non hanno permesso ai tre sconosciuti di portare a termine il furto ma adesso in paese c’è davvero preoccupazione. Questo episodio avviene a pochi giorni di distanza dalla rapina di 30 mila euro ai danni del bancomat della Carifac in pieno centro storico. Per scardinare la cassa continua i rapinatori (tre anche in questa circostanza) hanno usato gas acetilene che ha provocato un’esplosione udita in tutto il perimetro medioevale cuprense.
(redazione)

foto Enrico Spinaci

News