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CUPRA MONTANA Laurea per il diacono Paolo Tomassetti

Presso l’Istituto Teologico Marchigiano, la discussione della tesi è avvenuta giovedì scorso

CUPRA MONTANA, 27 febbraio 2021 – In questi giorni faticosi come quelli che stiamo vivendo è davvero importante saper far festa anche per le piccole cose. Per questo la nostra comunità cuprense si stringe con affetto attorno al diacono Paolo Tomassetti per il conseguimento della sua laurea in Teologia, presso l’Istituto Teologico Marchigiano di Ancona.

Paolo Tomassetti

Arrivato a Cupra nel settembre 2019, nell’ambito del suo percorso di formazione verso l’ordinazione presbiterale, ha avuto già modo di farsi conoscere e apprezzare. Lo scorso 31 ottobre nella chiesa di San Lorenzo ha ricevuto, per la preghiera del vescovo Gerardo, l’ordinazione diaconale, primo grado dell’Ordine Sacro e ora questa tappa corona il suo percorso di studio, in attesa di sapere quando sarà ordinato prete.

La dimensione culturale e di studio è parte integrante del curriculum formativo di ogni seminarista, ed è sempre più un aspetto indispensabile nel ministero di un prete, per potersi confrontare apertamente con le posizioni di tutti, e per poter offrire le ragioni della fede di fronte alle tante questioni che oggi investono la vita delle persone.

Di questo don Paolo sembra davvero consapevole, tanto che nel suo lavoro di tesi ha posto l’accento proprio sul Nuovo sviluppo culturale dell’umanità, uno studio che, a commento dell’enciclica “Laudato Sii di Papa Francesco sulla custodia del creato e della casa comune, vuol soffermarsi sull’analisi del cambiamento culturale che nuove tecnologie e mass media hanno determinato sulla cultura e sul modo stesso dell’uomo di conoscere la realtà. Questo sguardo, ed è il cuore della sua tesi, non è solo un arrendersi davanti all’evidenza, quanto piuttosto un saper cogliere e accettare, da parte della Chiesa, il cambio d’epoca che stiamo vivendo, senza inutili nostalgie o sguardi bloccati sul passato, sapendo però offrire quella saggezza proveniente da Dio che riporta l’uomo alla giusta misura di sé, al giusto rapporto con gli altri e con il creato.

Con la pacatezza dei suoi modi, infine, don Paolo insiste su punti che nel suo studio emergono come cruciali per la significatività della Chiesa nel mondo, quali il saper leggere la presenza di Dio nelle realtà digitali, il saper offrire coordinate per le scelte di vita, di garantire un tessuto comunitario significativo e figure autorevoli che sappiano accompagnare l’esistenza umana verso la sua realizzazione.

Dopo la discussione, giovedì 25 febbraio, non si è potuto organizzare molto per festeggiarlo, ma domani, domenica 28 febbraio, fa sapere il parroco don Giovanni, nelle celebrazioni delle messe si coglierà l’occasione per congratularsi con lui per questo successo accademico.

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