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CUPRA MONTANA Le attese bibliche davanti alle Poste, scatta la protesta

Dovute al distanziamento sociale causa il Covid 19 ma anche per la carenza di impiegati agli sportelli

CUPRA MONTANA, 13 giugno 2020 – Le code davanti all’ufficio postale di via Giacomo Matteotti hanno un ché di “biblico” solo che i cittadini che attendono non pregano … anzi, mugugnano, protestano e si lamentano delle lunghe attese necessarie per ritirare posta o inviarla, fare bonifici, spedire pacchi, aprire un conto, pagare un bollettino postale.

Insomma, a Cupra Montana le code davanti alle Poste sono purtroppo una brutta novità perché fino a qualche mese fa non si erano mai viste; unica eccezione solo nei giorni addetti alla riscossione delle pensioni, quando gli interessati arrivavano comprensibilmente di buon’ora.

Allora, la colpa di queste attese anche un po’ snervanti è tutta delle normative vigenti in fatto di precauzioni anti-Covid-19, visto che i servizi sono stati ripristinati per tutti i giorni lavorativi?

A sentire i clienti, il problema è che avere almeno due sportelli aperti la mattina è come vincere un terno al lotto.

Non è un bel vedere quelle code di cittadini in attesa nel parcheggio delle Poste, con la mascherina e il distanziamento previsto.

Certo, attendere il proprio turno sta diventando una consuetudine obbligatoria davanti a tutti gli esercizi (supermercati, farmacie, fruttivendolo, bar, banche) e non si può dire che sia un “mal comune mezzo gaudio” anche perché questo sistema durerà a lungo, almeno fino a quando gli esperti ci diranno che siamo fuori pericolo.

(o. g.)

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