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CUPRA MONTANA «Prima o poi finirà e saremo ancora più forti»

La voglia di ricominciare di Stefania, titolare del pub pizzeria “La tana del bianconiglio”, costretta a lavorare solo con l’asporto a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia

CUPRA MONTANA, 29 marzo 2021 – Stefania è la titolare del pub pizzeria La tana del bianconiglio,  un’attività commerciale presente a Cupramontana da oltre dieci anni, che nel 2020, in piena pandemia, ha deciso di ampliarsi cambiando location.

Stefania aveva già una pizzeria al taglio, molto ben avviata,  al centro del paese, ma ha allargato la sua attività spostandosi in un locale più grande dove, oltre alla pizza al taglio, offre anche servizio al tavolo come pub, potendo inoltre sfruttare in estate un bel giardino esterno.

A causa del covid lavora solo d’asporto dal giovedì alla domenica.

Come stai affrontando questo lungo periodo di pandemia? Quali sono le principali preoccupazioni?

«Quest’ultimo anno è stato molto difficile , non lo nego, sia a livello familiare che lavorativo. L’incertezza di come affrontare il domani, di come doversi organizzare quotidianamente, la paura dei contagi e, soprattutto, vedere il lavoro diminuire a causa delle continue chiusure, sono sfide dure da affrontare, anche psicologicamente. Cerco di farmi forza pensando che sarà solo un brutto periodo e poi, in qualche modo, ne verremo fuori.  Nel frattempo faccio la mamma e aiuto i ragazzi della Croce Verde di Cupra come volontaria». 

In tempo di crisi hai deciso di ampliare la tua attività: cosa ti ha spinto a questa scelta coraggiosa?

«Al progetto di ampliamento ci stavo pensando già da molto tempo. I ragazzi che frequentavamo la mia pizzeria mi chiedevano spesso uno spazio loro dedicato per potersi riunire e fare aggregazione. Così ho iniziato a cercare un locale adatto già nel 2019 e certo non pensavo che la pandemia dovuta al Covid durasse così a lungo. A luglio dello scorso anno, quando abbiamo dato il via ai lavori, ero cosciente delle limitazioni che avrei affrontato, ma il Governo sembrava anche più ottimista sulla fine della pandemia».

«Il mio nuovo locale, – continua Stefania – oltre a proseguire il lavoro di pizzeria d’asporto, nasce per offrire uno spazio ai giovani cuprensi dove potersi incontrare e divertire e, appena si potrà, offriremo musica dal vivo e allestiremo una sala giochi. Tutto ciò con la speranza di richiamare anche gente dai paesi vicini e dare a Cupramontana un po’ di quella vivacità che, ultimamente, pare si sia spenta».

Sei una giovane donna, imprenditrice e madre di famiglia, come coniughi questi ruoli tra loro? Soprattutto in questo periodo come si organizza una mamma imprenditrice con i figli minori in dad?

«Al momento il locale è aperto solo il pomeriggio, così ho la possibilità di poter seguire i miei figli al mattino con la didattica a distanza. D’altronde non ci sono altre alternative in questo periodo».

Cosa pensi si sarebbe potuto fare, di più o meglio, per i settori maggiormente danneggiati dal covid come il tuo della ristorazione?

«Secondo me le norme di sicurezza che erano state emanate dal Governo erano giuste ed efficaci e potevano evitare le chiusure. Purtroppo non tutti hanno avuto senso civico e ora siamo al punto in cui ci troviamo. E’ vero la mia è una delle categorie più colpite a livello economico, i ristori sono stati esigui e se la crisi continuerà a lungo, senza aiuti, parecchi saranno costretti a chiudere. Le tasse, i mutui, i costi fissi del locale sono difficili da affrontare se non si può lavorare».

Infine un pensiero positivo: cosa credi ci lascerà di buono questa pandemia?

«Si dice che “dalle difficoltà nascono le opportunità“. Questo è un po’ il mio mantra: quando si è nei guai bisogna mettere in moto il cervello, cercare una soluzione, allora nascono nuove idee, nuovi progetti e si dà il meglio di se stessi. Prima o poi questa pandemia finirà e saremo più forti di prima».

Cristiana Simoncini

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