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Cronaca

CUPRA MONTANA QUERELE A GOGO E INTANTO È GIALLO SUL CONTENUTO DEL POST “RUSPE PER CUPRA”

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Il gruppo consiliare “Progetto Cupra”

CUPRA MONTANA, 26 agosto 2015 – È giallo sul contenuto del post di “Ruspa per Cupra”. Pubblicato sulla pagina facebook il 17 agosto scorso, sarebbe stato cancellato poche ore dopo. Ma cosa commentava? L’assessore ai Lavori Pubblici, nel chiarire la notizia si sofferma soltanto su alcuni passaggi dell’articolo pubblicato ieri mattina (25 agosto). Ecco cosa dice Enrico Giampieri: “Devo fare una precisazione sull’oggetto della querela la quale non riguarda la foto nella quale vengo ritratto nei paramenti cardinalizi in occasione del corteo storico durante la festa del patrono ed il relativo commento riportato su questo articolo ed ancora visibile nella pagina. La querela attiene ad un post apparso in data 17 agosto sulla suddetta pagina che è stato tolto o fatto togliere agli amministratori nel tardo pomeriggio di ieri (24 agosto, ndr). Non voglio qui né pensare e né ripetere il contenuto che a mio giudizio supera abbondantemente la dialettica politica più colorita. Io ritengo che una società ritenuta civile non può permettersi simili linguaggi e tali atteggiamenti offensivi e fortemente lesivi della dignità umana e dell’incolumità individuale. Non è ammesso per nessuno, a maggior ragione per chi rappresenta o si accinge a rappresentare le istituzioni. Ringrazio il Gruppo Progetto Cupra per la solidarietà ed il sostegno a me riservato”. Infatti “Progetto Cupra”, la coalizione di centrosinistra che governa nella Capitale del Verdicchio, attraverso la sua pagina social, il 24 agosto aveva dato la notizia che aver condiviso la scelta di Giampieri di sporgere querela nei confronti degli amministratori della pagina Facebook “Ruspa per Cupramontana” e di accollarsi le spese legali. “Riteniamo che la tutale della dignità umana – ha spiegato Progetto Cupra – sia una condizione necessaria e irrinunciabile nel confronto politico anche il più acceso e aspro di un paese civile”. Ma a parte le dichiarazioni formali, nessun accenno alle frasi che avevano innescato l’azione giudiziaria.
A svelare almeno in parte l’arcano ci ha pensato l’ex consigliere comunale di minoranza Luca Annibaldi che commentando a sua volta la raffica di post scrive: “Assessore Giampieri, lei si riferisce al post dove è stato definito un ‘sempliciotto’ ? No, perché se così fosse anche lei ha commesso lo stesso reato postando una foto dell’avvocato Fazi (ex sindaco ed ex consigliere di opposizione, ndr) e definendo quest’ultimo un ‘sempliciotto’, post che poi ha cancellato. Io l’ho visto con i miei occhi e sono pronto a testimoniarlo in qualsiasi luogo. Per fortuna che esistono anche i screenshot. Quindi anche Lei è passibile di denuncia. Farò pressione su l’avvocato affinché sporga denuncia anche lui nei suoi confronti”.
Insomma, si preannunciano querele a raffica. Come dire, galeotto fu il sempliciotto…
(redazione)

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