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CUPRAMONTANA‬, IL DOSSIER FONTE ROMANA, I CONSIGLIERI DI MINORANZA ALLA SOPRINTENDENZA: “CHI HA AVALLATO UN INTERVENTO COSÌ SCELLERATO”?

Fonte della Capriola

Fonte della Capriola

CUPRAMONTANA, 24 febbraio 2015 – Forse alla Soprintendenza, vedendo quelle foto, avranno pensato ad un colabrodo datato piuttosto che ad una fontana realizzata in epoca romana. Ma tant’è. Di certo ci sarà stata una dose di sorpresa nel vedere una documentazione fotografica che testimonia le carenze riscontrate alla fonte della Capriola

Già, dopo polemiche e dichiarazioni a raffica, adesso la politica cuprense gioca la carta della Soprintendenza, con una minoranza che carica a testa bassa dopo l’incredibile autogol messo a segno dall’Amministrazione comunale.
«Grazie agli sforzi profusi negli anni da diverse Amministrazioni – scrivono i consiglieri di opposizione al dottor Stefano Gizzi, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche -, finalmente, anche con l’ausilio della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, l’Antica Fonte Romana sita in Cupramontana, località Capriola, è stata restaurata. L’Amministrazione Comunale ha comunicato pubblicamente che l’opera è stata eseguita sotto lo stretto controllo dell’ente in indirizzo. Nello specifico, l’Assessore ai lavori pubblici ha scritto che “l’intervento è stato e continua ad essere seguito dal progettista/direttore dei lavori e dall’impresa esecutrice in accordo con la Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici”. A nemmeno due mesi dal termine dei lavori sulla Fonte la situazione è quella rappresentata dalle allegate foto. Evidente la responsabilità di qualche soggetto». E visto l’assist che il centrosinistra ha regalato all’opposizione, Luca Stronati, Fabio Fazi, Samoele Clementi e Luca Annibaldi vanno al bersaglio grosso: «In qualità di consiglieri comunali e portavoce dell’indignazione dei cittadini, increduli che la Soprintendenza possa aver avallato un intervento così scellerato, siamo a cortesemente richiederVi una tempestiva presa di posizione al fine di verificare la situazione, porvi rimedio e quindi individuare il soggetto responsabile dell’evidente danno erariale». Insomma, la storia della fontana è tutt’altro che chiusa, anzi potrebbe riservare nuovi sviluppi…

(Redazione)

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