CUPRAMONTANA, LE LAPIDI QUANDO LA MEMORIA VIENE CANCELLATA

CUPRAMONTANA, 27 aprile 2015 – Il 25 Aprile è stata una parata di soddisfazione per la civica amministrazione e per i cuprensi che hanno partecipato a questa importante festa della liberazione, promossa in memoria dei figli che diedero la vita per fondare un Paese libero. Molti cittadini, molti rappresentanti di Associazioni combattentistiche e di volontariato, copioso sventolio di stendardi, marce e Inno Nazionale, discorsi che hanno riportato alla mente gli eccidi di una guerra ingiusta, letture di ricordi dal carcere di prigionieri politici; su tutta la manifestazione un senso di Libertà ha distanziato anche il ricordo della morte. Poi, sotto quel sole di Aprile, ascoltando l’Inno di Mameli e altre marcette del periodo, alzando gli occhi alla maestosa facciata del nostro Palazzo Comunale, ci siamo accorti che le due lapidi fissate sopra l’arco che immette al Monumento ai Caduti, sono illeggibili, esposte come sono a tutte le intemperie, acqua e sole hanno rovinato la vernice nera che permetteva di leggerle a noi cuprensi ed ai visitatori. Allora ci è subito salito il dubbio:”Perché questi figli che magari hanno portato lustro a Cupra Montana distinguendosi nella politica, nell’arte, nelle scienze, nella difesa del proprio suolo, sono stati lasciati nell’anonimato più assoluto per pochi euro, quelli necessari all’acquisto di un barattolo di vernice nera utile a pitturare l’ epigrafe scolpita su ognuna delle lapidi? Chissà se qualche turista curioso, domandando chi è ricordato in quelle due lastre di marmo, potrà un giorno soddisfare la propria sete di cultura o la semplice curiosità?

(Oddino Giampaoletti)
foto di Enrico Spinaci