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Cupramontana L’importanza del presidio sanitario

Presenza importante dove il territorio assume caratteristiche di vastità, ruralità che spesso si associa a situazioni di marginalità e disagio anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione

Cupramontana, 22 settembre 2022Il presidio sanitario dell’ex-ospedale eroga servizi in un territorio che abbraccia, oltre al Comune di Cupramontana, anche i Comuni di Apiro, Poggio San Vicino, Staffolo, San Paolo di Jesi e altri Comuni dei Castelli di Jesi nei quali è presente una larga fetta di popolazione che si serve del servizio per motivi logistici.

Il distretto è riconosciuto come “Casa della Salute” di tipo B nel territorio di Jesi e possiede tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente.

La struttura offre all’utenza le prestazioni: di Ambulatorio di fisiatria, fisioterapia con palestra, medicina fisica e riabilitativa – Ambulatori di oculistica, dermatologia, otorinolaringoiatria, psichiatria, chirurgia generale, neurologia, odontoiatria, ostetricia, servizio infermieristico domiciliare, un punto di prenotazioni (Cup), un punto prelievi, servizio di medicazioni ferite, gestione cateteri urinari, gestione cateteri venosi, somministrazione terapia infusiva / Im, fornitura ausili, effettuazione tamponi molecolari, ordinazione di vaccini imenotteri e somministrazione di richiami vaccini antitetanica.

Al suo interno operano i medici di medicina generale e il pediatra di libera scelta (Pls), che garantiscono anche la costante presenza presso la Rsa (20 posti letto), sono presenti il servizio medico di Continuità assistenziale (ex guardia medica), il personale infermieristico e Oss nelle 24 ore, ospita infine la Casa di Riposo per anziani con 72 posti letto (10 per autosufficienti e 62 non autosufficienti in Residenza protetta).

Questo di Cupramontana è un presidio importante dove il territorio assume caratteristiche di vastità, ruralità che spesso si associa a situazioni di marginalità e disagio anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e della relativa e ovvia crescente difficoltà motoria.

Per varie ragioni, anche causate dal pensionamento di alcuni specialisti e dalla mancanza di professionisti interessati a ricoprire i posti vacanti di chirurgia, ginecologia, cardiologia, neurologia e ortopedia, si sono dovute sospendere per diverso tempo molte delle attività programmate, causando disservizi e disagi alla popolazione locale.

L’Amministrazione comunale in collaborazione e sinergia con il personale dirigente medico, la caposala della Rsa, il personale tecnico, riabilitativo e amministrativo del Distretto Sanitario, ha lavorato per il ritorno degli specialisti e, grazie all’aiuto della direzione Asur, della direzione Area Vasta 2, della Regione Marche e al dott. Corrado Ceci, direttore responsabile del distretto, è riuscita a provvedere al loro quasi totale ripristino.

Per ora sono riprese le attività ambulatoriali di ginecologia il lunedì dalle ore 8 alle 15 e le attività chirurgiche il mercoledì dalle ore 12.30 alle ore 16.30. Entrambi i servizi ambulatoriali si sono arricchiti di nuove prestazioni grazie all’introduzione di strumentazioni adeguate. In particolare, in ambito chirurgico, il nuovo elettrobisturi permette di effettuare piccoli interventi di asportazioni chirurgiche, incisione cisti sebacee, biopsie cutanee, mentre in ambito ostetrico-ginecologico, la nuova sonda ecografica endocavitaria permette l’esecuzione di esami ecografici completi e particolarmente accurati, compresi la diagnosi e il monitoraggio della gravidanza in tutto l’arco della sua durata, la valutazione e il follow-up delle patologie ginecologiche in tutte le età della donna.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla Fondazione Carifac, la quale nell’ottica di implementare i servizi ambulatoriali ha fornito la nuova strumentazione di un valore pari a 37.267 euro che va ad arricchire e completare la precedente donazione di un ecografo dotato di 3 sonde che già permetteva l’esecuzione di esami completi in tutte le possibili applicazioni mediche, sia in ambito cardiologico, vascolare che di medicina interna. 

Dal mese di giugno sono riprese le attività di Odontoiatria, le quali erano momentaneamente sospese, nei consueti orari di martedì e giovedì dalle 8 alle 12.30 e in questo mese di settembre si sta ripristinando e programmando la ripresa dell’attività territoriale e ambulatoriale di Neurologia e precisamente una volta al mese, un martedì.

Proseguono le attività di Dermatologia dalle 8.30 alle 12.30 il primo e il terzo giovedì del mese, di Ostetricia il martedì dalle 7,30 alle 14, di Oculistica il lunedì dalle 8 alle 13 e il mercoledì dalle 14 alle 16, di Psichiatria dalle 10 alle 13 ogni 15 giorni il mercoledì, di Otorino il mercoledì dalle 8 alle 11, di Fisiatria il giovedì ogni 15 giorni dalle 9 alle 13.

Il servizio di fisioterapia, sempre grazie alla Fondazione Carifac, ha ricevuto in donazione una sofisticata strumentazione elettromedicale (Medicstim 4 complet) che permette di erogare più tipi di correnti terapeutiche: tens, correnti diadinamiche, correnti galvaniche per ionoforesi, correnti eccitomotorie di tipo triangolare, esponenziali, rettangolari, faradiche e di kotz.

Il macchinario è corredato di piastre e fasce ed è predisposto anche per l’erogazione di altri tipi di terapie fisiche. Una cyclette magnetica Brx- R95 completa la dotazione strumentale fisioterapica, consentendo un facile utilizzo e accesso alle  persone con disabilità  motorie.

Infine, considerate le aumentate potenzialità tecnologichestrumentali e le ricostituite attività specialistiche e sanitarie del distretto, si sta cercando con la Direzione amministrativa dell’Asur Av2 un dialogo affinché vi sia una continuità nell’apertura del servizio front office legato alle funzioni amministrative del Cup.

«A questo proposito – afferma il sindaco Enrico Giampieri -, per non vanificare tutti gli sforzi fatti negli ultimi mesi, sono fiducioso che venga presa la giusta decisione, equilibrata e razionale di mantenere aperto il servizio Cup front office anche il mercoledì pomeriggio e il venerdì mattina. Ciò ovviamente, in favore di tutti gli utenti del presidio sanitario di Cupramontana che, in caso contrario, avrebbero sì garantita la prestazione sanitaria, ma costretti a spostarsi per completare l’iter burocratico amministrativo legato alla stessa prestazione erogata».

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