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diVENERDÌ PENSIERI E PAROLE IN PILLOLE

BUS
Sarò sfortunato, ma alla mia vista gli autobus urbani sono sempre desolatanente vuoti. In larga parte sono mezzi di nuova generazione, di un bel verde speranza, non inquinanti, ma proprio non attirano il nostro popolo, cosi legato alle usanze di suonare il clacson e spingere il piedone sul pedale.

La pensa come me anche lo scrittore Paolo Giordano, che sembra stia per scrivere “la solitudine degli autisti dei bus Jesini”. Per invertire questa tendenza che ci vede travestiti quotidianamente da novelli Alain Prost e futuri Sebastian Vette,  la Giunta Comunale ha deciso di dimezzare il costo dell’abbonamento all’autostrada urbano, portandolo a soli 17,50 Euro mensili, facendosi carico di pagare la differenza. Iniziativa lodevole, e buon esempio di come spendere il denaro pubblico.

Adesso, bisognerebbe svegliare dal torpore il gestore del servizio, rivedendo le linee di tragitto con la collaborazione dei potenziali fruitori, visto che oggi in troppi casi, sono inutili e snervanti giri panoramici della città.

 

JIMMY
All’ingresso di un noto supermercato è solito stanziare Jimmy. Non so nemmeno se sia il suo vero nome di battesimo, ma le tante clienti lo adorano, così lo chiamano.

È un ragazzo di colore esile, con lo sguardo da buono e un sorriso che ispira simpatia. Sta seduto con il cappellino in mano in attesa di qualche spicciolo, e ogni volta si sincera delle tue condizioni di salute. Nessuna richiesta molesta, ma anzi, se stai entrando con qualcuno che non conosce, si fa ancora più piccolo per non arrecare disturbo. Su richiesta, aiuta le anziane a caricare la spesa, custodisce gli ombrelli in caso di pioggia, e da qualche giorno, tiene a bada anche i cani mentre i proprietari comprano la cena. Chissà dove dorme Jimmy, chissà se avrà una famiglia da mantenere, e quali sogni gli passeranno per la testa.

Mi piace tenermi il dubbio e la sua gentilezza, e ogni volta che passo, le monetine dentro le mie tasche diventano sue.

 

VIALE DELLA…VITTORIA ?
Quando transito per Viale della Vittoria, non ho mai ben preciso in mente se mi trovo ad attraversare New York, se sto’ in Viale Monza a Milano o in Via Stalingrado a Bologna. Poi sento gridare un “muntobe’” e capisco subito che non mi sono mosso da Jesi, ma la scena è sempre la stessa: macchine in ottava fila, camion di varie dimensioni con le quattro freccia accese letteralmente in mezzo alla strada, e la diffusa abitudine generale di partecipare al gioco “colpisci un ignaro ciclista”.

Il problema ciclicamente riemerge, e anche stavolta si cercherà di mettere una toppa colorando dei parcheggi in blu. Stupisce come la politica abbia smesso di provare a pensare ad un restyling completo del nostro Viale principale.

Un progetto a lungo termine, che possa dar luogo ad idee e nuovi sviluppi per l’arteria viaria principale della Città, in una visione ampia di movimento, provando a guardare al futuro. In fondo non ci sono nemmeno statue da spostare a complicare le cose.

 

QUA LA ZAMPA
Il Comune ha scelto di usare il pugno duro verso coloro che portano a spasso i propri amici a quattro zampe senza guinzaglio, e non rispettano l’apposito regolamento. Oltre ai Vigili, pronto con blocchetto e penna in mano ad elargire la simpatica multina, ha schierato in campi anche le “forze speciali”, ovvero i Carabinieri in pensione.

Da Piazza Indipendenza hanno l’obbligo morale e civico di far rispettare le regole, ma devono anche porre le condizioni affinché ciò avvenga. Voglio essere certe che entro breve tempo, verranno allestite delle aree attrezzate per far correre e giocare i cagnolini, e aumenterà il numero dei distributori di sacchetti per raccogliere i fisiologici “bisogni”.

Come pure si sanzioneranno i portatori sani di sporcizia negli spazi pubblici, e si metterà una museruola agli amanti degli schiamazzi notturni. E vissuto tutti felici e contenti; Amministratori, cittadini, controllori…e i nostri fratelli pelosi.

 

POESIA
Un ragazzo di seconda media,  Nicolò Mengucci, giovane promessa della pallanuoto, scrive una poesia che pubblico con grande piacere. Per sorridere e prendere la vita nel modo giusto.

SO’ JESINO DE ANCONA.
So’ nato a Jesi e me piace muntobe’,
ma n’tel core mio pure il posto per Ancona c’è.
Lo so è na cosa strana, ma metà della famiglia mia è tutta anconetana.
Vagliato a spiega’ a qualche persona,
che fo’ le vasche pel corso de Jesi con la maglia dell’ Ancona.
Me piace magna’ i moscioli, le vongole e pure il baccala’…
ma pure a Jesi non se rimane a dietro col magna’.
Se magna i maritozzi, le meringhe e la pizza de grascelli,
che piace a me, a quelli grandi e a tutti i monelli.
D’estate mi padre me porta a Portonovo,
per fa’ i tuffi giù dal molo.
Pure a Jesi non sai n’do guarda’,
tutto è bello se te giri de qua e de la’.
C’avemo il Teatro, l’Arco Clementino e Federico II l’imperatore,
che a me solo a nominallo me fa’ pia’ un tuffo al core.
Gente mia la distanza non è tanta,
ma nisciu’ accetta sta condanna.
So de Jesi tifo l’Ancona,
e per me non c’è differenza,
ma per tutti l’altri è fantascienza.

 

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