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diVENERDÌ PENSIERI E PAROLE IN PILLOLE

TOUR EIFFEL ? NO, TORRE ERAP

Torre Erap, riassuntino delle puntate precedenti. La giunta Belcecchi, nel disinteresse generale, approva un progetto di riqualificazione del quartiere San Giuseppe, che prevede tra le cose, la costruzione di una torre adibita ad ospitare alloggi popolari in Via dei Tessitori. Il tempo passa, e dall’ambizioso disegno iniziale, escono spazi ricreativi, giardini, ristrutturazioni, e rimane la torre.

L’attuale amministrazione dichiara che, ob torto collo, non si può fermare la costruzione, al fine di evitare pesanti sanzioni economiche, non sostenibili dalle casse comunali. Le forze politiche esprimono un “no” forte e chiaro, da ‘Jesi in Comune’ fino alla Lega, passando dal Partito Democratico. L’ Erap ( Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica ) prova a spiegare che il loro cemento emanerà profumo di gelsomino, e che infondo un palazzone di svariati piani non è poi così impattante, ma niente da fare; i cittadini del rione, già colpiti da numerose problematiche, si costituiscono in comitati e rimangono sul piede di guerra. Con l’inverno arriveranno le carte bollate, i ricorsi e perché no, l’immancabile sentenza del Tar del Lazio, ma intanto “complimenti” vivissimi all’ Erap per essere riuscito nell’arduo compito di metter d’accordo proprio tutti: la torre è oscena, inutile e dannosa.

 

UN SINDACO SU MISURA

Gli impegni istituzionali sono tanti, e il Sindaco ha bisogno di una nuova fascia tricolore personale. Costo totale dell’operazione, 293 euro.

A questa notiziola di colore, aggiungiamo un pizzico di sana demagogia tanto in voga ultimamente, e inizieremo ad udire voci scandalizzate che grideranno contro gli insopportabili sprechi della politica, mettendo un sempre verde “vergogna” dove capita.  Per mettere a tacere fin da subito tale indignazione, vanno precisate alcune questioni.  La fascia in arrivo, con tanto di leone rampante ricamato, dovrà essere utilizzata almeno per i prossimi trentasette anni.  In ottica 2022, il centrodestra si scordi di candidare Brunetta, e il centrosinistra non pensi ad un Giuliano Ferrara qualunque. Per i fautori delle primarie, bisognerà aspettare che il Sindaco uscente comunichi i suoi numeri di fianchi, vita e torace.

Gli aspiranti Primi Cittadini, dovranno infatti presentarsi alla città con un metro sartoriale in mano, e dimostrare di essere a misura di Massimo Bacci.

 

DISSERVIZI

Grande successo per la quarta edizione di “Pikkanapa” che si è volta nello scorso fine settimana, con tanta gente che si è riversata nelle vie del centro. Ma non tutto è filato liscio. Sin dalla prima serata di Venerdì,  gli impianti di Palazzo Battaglia e di Via Castelfidardo risultavano desolatamente chiusi, creando problemi non indifferenti ad anziani e portatori di handicap. Alcuni si sono armati di coraggio ed hanno sopportato l’inopportuno supplemento di fatica pur di arrivare alla kermesse, altri sono dovuti tornare giocoforza a casa.

Dagli uffici comunali, fanno sapere che la chiusura di ascensore e scala mobile è stata causata dalla mancanza di personale addetto al funzionamento degli stessi, ma che in occasione della “notte azzurra” e delle fiere di San Settimio, il problema sarà risolto. Una precisazione gradita, ma non sufficiente a coprire il disagio generato e la brutta figura fatta.

CARO DIARIO

Frequentavo l’ultimo anno di scuola elementare, ed era arrivato il momento della prima “cotta” amorosa.  Quella ragazza mi faceva palpitare il cuore, e ogni volta che la vedevo dalla mia bocca non riuscivano ad uscire parole di senso compiuto. Decisi di utilizzare il mio diario per scriverle delle poesie e disegnare dei cuori con il suo nome. Un giorno però, un mio compagno di classe, prese il diario dal mio banco, scoprì la mia passione per lei, e la annunciò beffardo a tutti gli altri. L’ imbarazzo fu tremendo, e le mie goffe smentite furono poco credibili. Non c’era nulla di male, ma un mio segreto era stato violato. Con l’arrivo dell’estate, le mie ire si quietarono, e le attenzioni verso di lei lasciarono spazio al divertimento. Non ho mai saputo se i suoi sorrisi nei miei confronti erano dovuti al fatto che mi ritenesse ebete, oppure se provasse una qualche simpatia. Ma da quel fatidico giorno, ho fatto una scelta precisa: non si usa il diario scolastico per scrivere cose strettamente personali.

Negli anni successivi l’ho utilizzato per annotare gli eventi sportivi, per scrivere che la prof. ha l’alito pesante, ogni tanto segnavo anche i compiti da fare e tutto quello che non andava intorno a me, ma tassativamente niente di intimo. Agli studenti di tutte le età che in questi giorni stanno acquistando il nuovo diario, suggerisco di stare allerta e di usarlo con cura, perché “l’amico” fetente è sempre in agguato.  Buona scuola a tutti.

PIAZZA GRANDE

In Piazza Colocci c’è un atmosfera magica. Dovevano essere dei normali lavori di ripavimentazione, e invece la scoperta di un incantevole mondo antico, sta stuzzicando la curiosità e l’orgoglio degli Jesini.

Gli esperti ci dicono che tra i resti si possono individuare delle botteghe artigiane e il Municipio, antecedente alla costruzione di Palazzo della Signoria. Ho già sentito la battuta che accanto ad esso, anche allora ci sarà stato sicuramente un bar, ma certe di illazioni sono bandite in questa rubrica; se non altro perché sono figlio di un ex dipendente comunale. L’assessore Renzi ha dichiarato che la zona sarà pedonalizzata, cancellando con uno schiocco di dita, discussioni che si trascinavano da decenni. Resteranno aperti  dei varchi per poter continuare nelle visite guidate che stanno affascinando cittadini e turisti. Felice di quanto venuto alla luce, aspetto di sapere quale sarà la prossima Piazza oggetto di restyling, con una domanda che mi ronza nella testa: cosa ci sarà sotto ?

 

 

(Rubrica a cura di Marco Pigliapoco)

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