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DPCM Firmato il nuovo decreto: coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5

Covid: chiusi nel week end e festivi i supermercati, da identificare le zone rosse. Le Marche, al momento, escluse da quelle ad alto rischio

 

ROMA, 4 novembre 2020 – Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo dpcm nella notte, oggi sarà in Gazzetta Ufficiale, domani in vigore, sulle misure restrittive anti-Covid.

Poco dopo mezzanotte è terminata la riunione tra Conte, i capidelegazione della maggioranza, il ministro Boccia e il sottosegretario alla presidenza Fraccaro.

Per tutto il Paese il coprifuoco è dalle 22 alle 5 di mattina: vietato uscire di casa se non per motivi di salute e lavoro.

I centri commerciali saranno chiusi nei week end e nei giorni festivi, la didattica a distanza alle superiori sarà del 100%.

Si fermano i musei, mostre e sale bingo. Consentito l’accesso ai parchi con il distanziamento di un metro.

«È stata un’intensa giornata di lavoro con Regioni ed enti locali, caratterizzata da confronto continuo e leale collaborazione: i contributi arrivati sono assolutamente costruttivi», ha commentato Boccia.

«Per quanto riguarda le misure economiche e i ristori alle attività oggetto di restrizioni si assicura che in questa settimana verrà approvato dal Consiglio dei ministri un apposito decreto legge che prevederà la tempestiva erogazione delle risorse», affermano dal Governo.

Nel dpcm resta il regime differenziato che divide l’Italia in tre fasce di rischio contagio.

Tra le poche modifiche apportate ci sono quelle sui parrucchieri: restano aperti anche nelle zone che rientrano nello scenario 4, quello più a rischio.

Nelle zone a “livello3” chiusi bar, ristoranti, e stop allo spostamento tra regioni. Le norme entreranno in vigore dal 5 novembre e fino al 3 dicembre.

Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell’Iss – quelle caratterizzate da uno scenario di ‘elevata gravità e quelle nelle quali ci sono situazioni di massima gravità «è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori».

Può riguardare intere «regioni o parti di esse». La differenza tra le zone che ricadono nello scenario 3 e in quelle che rientrano nel 4 sta nel fatto che in queste ultime sono vietati anche gli spostamenti «all’interno dei medesimi territori», dunque a livello comunale e provinciale.

Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione sia nel settore privato, e ingressi differenziati del personale.

In particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell’emergenza) dovranno assicurare «le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato» e «con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione».

Mascherina obbligatoria alle elementari e medie.

La mascherina sarà obbligatoria a scuola per i bambini delle elementari e delle medie, anche quando sono seduti al banco.

Ed inoltre stop alle crociere, stop ai concorsi tranne per personale della sanità e nei circoli sportivi vietato l’uso degli spogliatoi,

La bozza del nuovo Dpcm non chiude i circoli sportivi nei territori nazionali non soggetti a ulteriori restrizioni (come nelle zone rosse) ma vieta l’uso degli spogliatoi.

Nelle zone rosse la bozza del Dpcm prevede la sospensione delle attività sportive, comprese quelle presso centri e circoli sportivi, anche se svolte all’aperto.

Consentito «svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo» di mascherine.

Si può inoltre svolgere «attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale».

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