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ARTE L’eterna lotta tra bene e male nelle opere di Andrea Crostelli

Foto mostra Andrea Crostelli

Continua la mostra “Nel dualismo del desiderio – dentro ogni cosa” esposizione che mette su tela l’uomo come moltitudine, con le sue imperfezioni e i suoi controsensi

OSTRA, 29 ottobre 2020 – La mostra di Andrea Crostelli, Nel dualismo del desideriodentro ogni cosa”, continua a suscitare interesse sia nell’ambito prettamente artistico-pittorico che in quello poetico-religioso, ambito dal quale l’autore ha attinto chiamando in causa, come presentazione, la penna e i versi di Lorenzo Lucentini.

Altra nota caratterizzante del quadro crostelliano è il suo aspetto profetico, cifra con chiavi di lettura criptata per chi non deve intendere.

L’idea complessiva si materializza dopo aver sfogliato un catalogo di Braque. Gli appunti presi hanno dato seguito a evoluzioni sul percorso cubista e post-cubista maturato dal pittore francese o semplicemente fungendone da strumento, spostano il mirino su un Crostelli in divenire.

La tematica dell’umanità come unico corpo rigenerato dal sacrificio di Cristo la si assapora costantemente. La moltitudine di soggetti all’interno del soggetto che li racchiude ne è già da se stessa una conferma. Se vogliamo fare il punto tra i due artisti, diremmo che mentre Braque scompone, seziona, divide, Crostelli è atto a recuperare, ricostruire, ricomporre. È incanalato su questo percorso.

Il disegno di Crostelli nei dettagli risulta semplice, nel suo insieme complesso. Quel che è generato viene dalla Parola, né più né meno i suoi quadri.

Foto quadro di Andrea Crostelli

Chiaro, il tutto condito, mescolato alle imperfezioni, alle cadute e ai controsensi che nella vita ci si trova ad affrontare. Come San Paolo a volte facciamo il male che non vorremmo e non facciamo il bene che vorremmo (a cui però di base tendiamo). Eccoci approdare nel teatro del bene e del male. Nel più acerrimo dei combattimenti.

Tra i tanti lavori che colpiscono, ci fermiamo sull’ultima delle reposizioni. In una scala di grigi infinita emergono gli occhi socchiusi della Madonna grondanti lacrime rosso sangue. L’occhio di Cristo invece è solitario, quasi centrale sotto la fronte. È sbarrato, inchiodato come tutte le sue membra. Ed è così che focalizza l’inequivocabile scelta del farsi dono

La mostra è aperta sino al 15 novembre. Orari: tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30. Sabato e domenica anche al mattino dalle 9.30 alle 12.30.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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