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Cronaca

FABRIANO 5 STELLE ALL’ATTACCO DEL CANDIDATO PD GIOVANNI BALDUCCI, SI INFIAMMA LA CAMPAGNA ELETTORALE

FABRIANO, 23 maggio 2017 –  Prende fuoco la campagna elettorale con un pesante j’accuse dei 5 Stelle nei confronti del candidato sindaco Pd Giovanni Balducci. Un attacco netto e deciso, che parla di “conflitto di interessi” (per il lavoro svolto in qualità di Ingegnere e per la carica di Presidente dell’istituo diocesano per il sostentamento del clero ricoperta dal candidato democrat che confliggerebbe con la carica di Assessore), di un reato consumato e prescritto e di uno che la procura di Ancona dovrà ancora valutare. Dopo gli affondo di  Vittorio Sgarbi chiamato – secondo il Movimento grillino fabrianese – “per screditare il candidato sindaco Santarelli e tutto il gruppo” che concorrerà alle prossime amministrative, ecco la risposta di un Movimento che non vuole cedere di un millimetro.

Tutto parte da una interpellanza in consiglio comunale (30 novembre 2015) per comprendere la situazione di un annesso agricolo in frazione San Michele di proprietà della diocesi di Fabriano-Matelica. “Il progettista era l’attuale candidato sindaco Pd Giovanni Balducci e dopo aver ricevuto una segnalazione ci siamo mossi capire la situazione”, spiega Gabriele Santarelli.

“Sono stati pagati gli oneri di urbanizzazione per fare dei lavori, ma i tempi per il recupero dello stabile erano scaduti e la richiesta è stata poi rinnovata – prosegue Santarelli – il rinnovo, con nuovo versamento per gli oneri di urbanizzazione, era stato concesso a seguito della attestazione di un parziale avanzamento dei lavori che riguardavano le fondamenta ed il solaio del primo piano”.

E qui entra in gioco una segnalazione che, secondo quanto sostenuto dai pentastellati, non dimostrava ed anzi smentiva quanto affermato nella richiesta presentata da Giovanni Balducci. Nell’atto presentato, proseguono, non si riusciva a capire se questi lavori fossero stati davvero compiuti. “Nelle foto in nostro possesso questi lavori non erano assolutamente visibili ed ecco il perché della nostra interrogazione del 30 novembre 2015”. I due permessi a costruire sono stati concessi in data 9 gennaio 2006 e 4 febbraio 2010 per un totale di circa 10.000 euro.

“Non ci siamo fermati a questo, perché presentammo anche una richiesta di sopralluogo all’ufficio tecnico del comune per fare delle verifiche – spiega Ioselito Arcioni, che al tempo dell’interpellanza era consigliere comunale del Movimento 5 Stelle – ma nessuno ha verificato che quanto dichiarato da Giovanni Balducci corrispondesse a verità per ottenere la proroga del permesso a costruire. Nessuno ha mai risposto a questa richiesta e nessuno ha mai fatto un sopralluogo”.

Parallelamente all’interpellanza e alla richiesta di sopralluogo venne presentato un esposto alla Procura della Repubblica che ha dichiarato prescritto (in data 12 marzo 2010) il reato di falso ideologico  in certificati o autorizzazioni amministrative e quello di errore determinato da altrui inganno. E proprio nella richiesta di archiviazione  della procura portata dai grillini si legge che “Si procede separatamente per eventuali false fatture”.

“Siamo arrivati tardi perché il reato è prescritto – osserva Gabriele Santarelli – noi ci chiediamo se è normale se un candidato sindaco abbia una pendenza di questo tipo e se la curia abbia intenzione di intervenire. Noi avevamo già sottolineato i conflitti d’interesse nel 2013, quando venni anche personalmente querelato dallo stesso Balducci per quanto sostenuto e da lì è partito tutto, arrivando allo stabile di San Michele”.

“Ad oggi i lavori sono fermi – chiude l’affondo Santarelli – e nessuno sa, probabilmente neanche Balducci, cosa si voleva davvero fare con quell’edificio”.

(s.s.)

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