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FABRIANO A SIMONCELLI E BARBERA IL PREMIO NAZIONALE “CITTA’ DI FABRIANO”

Sabato scorso la dodicesima edizione del premio cittadino

 

FABRIANO, 26 dicembre 2018 – Una e vera e propria battaglia all’ultimo voto quella che ha portato alla vittoria del dodicesimo Premio Nazionale di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano” di Gianluca Barbera per la sezione narrativa e di Stefano Simoncelli per quella della poesia.

Oltre a loro in gara nella sezione Narrativa Luigi Fontanella con Il dio di New York (Passigli 2017) e Gian Mario Villalta con Bestia da latte (Sem 2018). Per la sezione Poesia Corrado Benigni con Tempo riflesso (Interlinea 2018) e Paolo Fabrizio Iacuzzi con Folla delle vene (Corsiero 2018).

La giuria tecnica

La doppia terna di nomi è stata individuata dalla giuria presieduta da Umberto Piersanti (poeta, docente universitario e presidente del Centro Mondiale di Poesia di Recanati in qualità di presidente), da Alessandro Moscè (scrittore e critico) e da Roberto Carnero (critico letterario e docente universitario all’Università Cattolica di Milano).

I Vincitori, la narrativa

Il “Magellano” di Gianluca Barbera (Castelvecchi 2018), non è altro che il racconto di un tradimento e di una redenzione tardiva. La storia si lega a quella dell’esploratore portoghese, ma viene declinata attraverso la voce di Juan Sebastián del Cano, tra i pochi a fare ritorno in patria a bordo dell’unico veliero superstite, il quale si attribuirà il merito dell’impresa infangando la memoria di Magellano, rimasto ucciso nell’oscura isola di Mactan (nelle Filippine) in circostanze drammatiche. Tradimento ed una (tardiva)redenzione per un romanzo che unisce memorie, avventure per mare e noir.

I Vincitori, la poesia

Per la poesia premiato dalla giuria popolare (formata  da tanti fabrianesi appassionati che hanno letto le tre proposte poetiche suggerite dalla giuria tecnica)Stefano Simoncelli con “Prove del diluvio” (peQuod 2017). Una raccolta di poesie per trovare un punto di contatto e comunione tra vivi e morti.

Versi drammatici, dove il dramma della scomparsa delle moglie (ormai più di 10 anni fa) raccontato nei versi disperati di “Cartoline al tuo silenzio” .

<Non sei più raggiungibile / e non puoi telefonare da nessuna cabina, // o almeno è quello che molti credono>.

Parla Moscè

Questo il pensiero di Alessandro Moscè, ideatore e presidente del premio: “Tutti i finalisti, essendo riconosciuti in ambito nazionale, hanno dato lustro al premio. Come spesso succede la vittoria di uno o dell’altro viene ottenuta con un voto conteso, perché il gusto dei lettori è diverso e dipende da molteplici fattori. E’ proprio la contesa espressa dalla giuria popolare con il voto in diretta, l’aspetto più sentito di questo premio”.

(s.s.)

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