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FABRIANO AD OTTOBRE IL “SAN FRANCESCO FESTIVAL”

San Francesco, 8 secoli dopo

 

FABRIANO, 19 settembre 2018 – Una terra di devozione, che ricorda il suo passato e celebra i primi 810 dal passaggio di San Francesco in terra marchigiana. Fabriano, la terra di San Romualdo e San Silvestro ricorda il patrono d’Italia. 4 giorni, dal 3 al 6 ottobre, per raccontare la prima terra marchigiana incontrata dal Santo.  

Evento organizzato da “Zuzzurellando tra Marche ed Umbria”, Pro Loco, Slow Food, Corale Santa Cecilia, LabStoria, ArcheoClub e Comune di Fabriano.

Luoghi, testimonianze e documenti, proprio nella città dove ancora oggi è conservata all’interno dell’archivio storico del comune (pertinenza della biblioteca Sassi) la bolla di Papa Onofrio III che consentiva al Santo ed a tutti gli altri frati dell’ordine di “Celebreare i riti sacri a porte chiusa e a voce sommessa nelle chiese, qualora ve ne fosse offerta qualcuna, in tempo di generale interdetto, esclusi gli scomunicati e gli interdetti”.

Ma il sentiero di storia e spiritualità partirà qualche giorno prima con la musica e la “Sinfonia Mariana” di Armando Pierucci (29 settembre, ore 21 all’interno della Chiesa di santa Caterina).

Manifestazione pensata anche per dare accoglienza ed ospitalità ai pellegrini: la diocesi di Fabriano – Matelica ha infatti messo a disposizione la struttura di Camporege (nei pressi dell’uscita di Fabriano Ovest della ss76), per ospitare visitatori e Pellegrini. Nei giorni della manifestazione infatti il costo per un posto letto sarà di 10 euro a notte, 15 euro per una doppia. Per tutte le informazioni http://sanfrancescofestivafabriano.simplesite.com/  .

La prima giornata (3 ottrobre), sarà quella dedicata alle due mostre: una di soli documenti storici  e l’altra per ricordare la presenza e la testimonianza del Santo su tutto il territorio della diocesi. Il secondo giorno, il 4 ottobre giorno dedicato a San Francesco, la celebrazione eucaristica (18.30) all’interno della chiesa di Santa Caterina. A partire dalle ore 21 il cammino urbano (partenza dalla sede comunale) per rivivere nel ventunesimo secolo i segni ancora vivi dei francescani e di Francesco in città.

Il 5 novembre prevista una visita che porterà fino alla chiesetta di Santa Maria di Civita, nei luoghi dove Francesco incontrò più volte il suo confessore, Beato Ranieri. Tornando in città ed in biblioteca (ore 17.30) l’incontro dedicato al “Cantico delle creature” con don Marco Strona. Alle 21, in cattedrale, il gruppo corale di Santa Cecilia per la passione in musica dell’ultima notte terrena di San Francesco.

Ultimo giorno con altri luoghi cari al Santo, 9.30 all’interno della chiesetta San Francesco in Camporege, la celebrazione eucaristica prima di raggiungere a piedi l’Eremo Val di Sasso. Altro luogo centrale infatti l’eremo di Santa Maria di Val di Sasso (foto di copertina). A concludere la manifestazione la conferenza “Nobili e Beati fra i resti umani del XIII-XVII secolo dell’Eremo di Santa Maria di Val di sasso”. Nell’eremo verrà accesa anche la lampada votiva di San Francesco.

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