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Cronaca

FABRIANO ALDO CRIALESI, IL RICORDO DI CARLO CAMMORANESI DIRETTORE DE “L’AZIONE”

FABRIANO, 10 Agosto 2017 – Con la morte di Aldo Crialesi Fabriano piange la scomparsa di uno storico ed innamorato della città della carta. Attento osservatore di una città che ha cullato e visto crescere storie e personalità necessarie di una riscoperta.

Motore e fondatore, insieme ad Emo Sparisci, del Centro Studi Don Riganelli, scrittore di e per una Fabriano da ricordare, professore di diritto al “Morea” , vicedirettore del settimanale diocesano “L’Azione” ai tempi della direzione di Don Pietro Ragni e figura di spicco di un mondo cattolico impegnato nel sociale.

E proprio il direttore odierno de “L’Azione”, Carlo Cammoranesi, ha voluto ricordare la figura di Crialesi con una lettera intensa ed appassionata proprio nel giorno dell’ultimo saluto previsto oggi pomeriggio (ore 16.30) presso la chiesa della Misericordia.

Carlo Cammoranesi, direttore de “L’Azione”

Con la scomparsa di Aldo Crialesi noi de L’Azione ci sentiamo tutti più soli. E non è retorica o puro panegirico per chi non c’è più. È una posizione profondamente realistica perché con il prof Crialesi se ne va un’inesauribile memoria storica che per un giornale rappresenta un valore aggiunto, ma non solo. Perché Aldo era un continuo pungolo a cogliere le vere sfide della modernità, risvegliando coscienze ahimè troppo sopite. Il cristianesimo per lui non era una regola di vita, ma la vita, il riverbero da cui attingere il senso di una frenetica quotidianità per dare ordine ed equilibrio al proprio cammino di uomo e di giornalista. Prezioso il suo contributo con il centro studi Riganelli, determinante la sua passione nel valorizzare soggetti locali che partendo dall’esperienza dei movimenti cattolici hanno costituito una guida per la città e per il territorio. Poi impetuoso e contagioso il suo coinvolgimento nel sociale, arricchito in questi ultimi mesi con la sua disponibilità a destinare il ricavato del suo libro ‘Paese mio paese nostro’ all’associazione S. Vincenzo de’ Paoli da sempre attenta ai bisogni dei poveri e degli ultimi. La scomparsa, qualche anno fa, di sua moglie Lilia, lo aveva spinto ad incrementare la sua presenza ne L’Azione come ai vecchi tempi, chiedendomi anche di inaugurare una rubrica, ‘Controcanto’ che aveva già ottenuto in poco tempo il favore dei lettori, uno spazio quindicinale dove Aldo toccava i punti caldi del nostro presente, senza sconti o ritrosie, ma con fermezza e determinazione. Non un inno al moralismo sterile, ma un bisogno estremo di testimoniare all’età di 80 anni suonati la freschezza e la novità di vita che possono emergere da uno sguardo attento e da un cuore giovane e vibrante come il suo. Quello sguardo che non abbandoneremo mai e quel cuore che noi de L’Azione continueremo a custodire, battito dopo battito.

(s.s.)

 

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