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Fabriano

FABRIANO «Alla montagna più che le litanie servono i fatti»

Ducoli (Pd): «Opere minime sono ferme da due anni, dimenticando che per richiamare turisti occorre valorizzare il territorio»

 

FABRIANO, 18 agosto 2020 – La nostra montagna è bellezza. Qualche giorno fa ho avuto il piacere di fare un salto a Vallemontagnana ospite di un residente con il quale abbiamo avuto un lungo confronto davanti a paesaggi ameni, nella calma e bellezza della nostra montagna.

Le parole d’ordine che abbiamo condiviso sono state tre: valorizzare, valorizzare, valorizzare. Il nostro territorio esprime delle potenzialità enormi che spesso si sviluppano autonomamente: percorsi di mountain-bike, amanti delle passeggiate e skyrace, appassionati di arrampicate spesso conoscono luoghi, che noi diamo per scontati, meglio di noi stessi.

Esiste, quindi, la possibilità di incentivare un’economia della montagna che sia sostenibile, sportiva, naturalistica? Nella zona tra Moscano e Vallemontagnana ci sono ben 5 strutture ricettive: se il libero mercato, autonomamente, permette l’esistenza di tante strutture, sicuramente significa che c’è ricchezza, che ci sono potenzialità di sviluppo.

Ma per realizzare una strategia sul turismo che sia concreta e non a parole, occorre innanzitutto dare una mano a chi vive quotidianamente quei luoghi: un esempio su tutti, l’apertura di nuovi percorsi sentierici, attività per cui alcuni residenti si erano resi disponibili a proprie spese e che ancora aspettano le autorizzazioni da parte del Parco, nonostante i contatti preliminari instaurati con il Comune e con il CAI; la riattivazione di zone di ristoro storiche, come i fontanili presso “Case Romei” che sarebbero anche utili al fine di dare una mano agli allevatori locali; ed infine le manutenzioni, perché accogliere significa presentarsi bene, con strade percorribili e luoghi pubblici curati.

I cittadini già fanno molto, cercando di abbellire, a loro spese, i luoghi di residenza, sistemando fratte e vegetazione. Ma si rimane basiti quando si sente che opere minime, come la sistemazione della pavimentazione della bellissima piazzetta di Vallemontagnana, sono ferme da due anni, nonostante le delibere ci siano. Dobbiamo, tutti, lasciar perdere per un attimo la litania delle frasi fatte e dei facili slogan come Fabriano deve puntare sul turismo; non può continuare ad essere una filastrocca imparata a memoria: servono i fatti.

Queste bellezze che nulla hanno da invidiare a luoghi che hanno fatto del turismo della montagna la loro ricchezza, devono tornare centrali nella progettazione del territorio, devono essere nobilitate e rese oggetto di un marketing forte e costruttivo, curate e manutenute perché non si fa accoglienza senza dignità per i luoghi.
E magari, visto che quelle frazioni esprimono ben due assessori, se si riuscisse a mettere a posto una (ripetiamo una ) lanterna che si è guastata rimanendo accesa nottedí, dopo le innumerevoli segnalazioni, sarebbe uno sforzo gradito.

Francesco Ducoli, Pd Fabriano

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