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Cronaca

FABRIANO Aree giochi, raffica di risposte al post del Sindaco

Stupore e sconcerto per il j’accuse di Gabriele Santarelli sulla rimozione dei nastri e l’utilizzo degli spazi attrezzati

 

FABRIANO, 22 giugno 2020Imbarazzo, sconcerto ma anche sorpresa per quel post del sindaco Gabriele Santarelli sulle aree giochi. Se il primo cittadino Gabriele Santarelli pensava di creare uno sconquasso con quel sasso lanciato nello stagno fabrianese, ebbene c’è riuscito in pieno.

Tante le reazioni al suo j’accuse. Il tema, come già detto, riguarda la riapertura delle aree pubbliche destinate ai giochi per bambini. Il primo cittadino ha annunciato, come è sua consuetudine sulla pagina social, che è in programma e si procederà non appena saranno sanificati e ci saranno tutti i criteri di sicurezza. Fin qui niente di male, anzi. Poi però Santarelli si è tolto alcuni sassolini dalle scarpe e senza tanti giri di parole ha detto che si è dovuto «tristemente registrare un atteggiamento di sfida che si è concretizzata nella rimozione dei nastri e nello spregio delle regole e conseguente uso dei giochi con i genitori li presenti a vantarsi di quanto fatto con tanto di post pubblicati su facebook. Cosa non secondaria questo ha provocato inevitabilmente difficoltà a quei genitori che rispettando le regole hanno dovuto spiegare ai propri figli come mai alcuni andavano sui giochi».

Apriti cielo. Sono partite reazioni a raffica. La maggior parte dei commenti concorda su un fatto: che quei cartelli non erano stati rimossi per una dimenticanza. Almeno era questo il tam tam che circolava sui social e che quindi le aree erano state regolarmente aperte. Insomma, è stato fatto in buonafede portare i bambini ai parchi e senza voler calpestare regole.

Però ci sono anche figli e figliastri, dato non tutte le famiglie possono portare al parco i figli visto che – è il caso di una frazione di Fabriano – i giochi sono tutti rotti. Ma c’è chi coglie la palla al balzo per chiedere maggiori controlli nelle aree pubbliche riguardo al distanziamento sociale perché ci sarebbero troppe persone che se ne va in giro senza mascherina.

Non poteva ovviamente mancare la frecciatina velenosa: «Tanto è sempre colpa dei cittadini…». Ma tant’è…

redazione

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